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Salto

Mondiali Juniores: la Slovenia stravince il team event femminile del salto

In fin dei conti la prova a squadre femminile si è svolta secondo il pronostico della vigilia: le slovene erano parse fin dai primissimi salti d’allenamento a Kandersteg quelle da battere e questa impressione era stata confermata nella competizione individuale, quando Nika Kriznar ed Ema Klinec avevano surclassato la concorrenza conquistando rispettivamente l’oro e l’argento.
Nel team event non è stato mai in dubbio il successo della Slovenia, anche grazie alla strategia scelta dai tecnici su come schierare il quartetto: infatti nella prima rotazione è stata schierata Jerneja Brecl – teoricamente la terza forza in seno alla squadra vincitrice – seguita da Nika Kriznar, Katra Komar ed Ema Klinec a chiudere.
La più giovane delle slovene ha fatto partire subito forte la propria squadra, cominciando ad infliggere un pesantissimo distacco a tutte le rivali. La vincitrice della gara individuale, invece, ha bucato la prima performance, riscattandosi però nella seconda, avendo fatto registrare il miglior punteggio sul singolo salto grazie ai 103 metri raggiunti. L’anello debole della fortissima catena slovena è stata Komar: la sedicenne di Bohinjska Bistrica è stata nettamente inferiore alle compagne di squadra, però va da sé che in ogni squadra era presente almeno un elemento di livello al massimo suo eguale.
Dunque la vera trascinatrice quest’oggi è stata la più navigata, e più titolata, Klinec: la diciannovenne di Ziri, alla quinta partecipazione ad un evento iridato giovanile, ha fatto registrare il miglior punteggio in assoluto di giornata. La Slovenia è tornata sul gradino più alto del podio in un team event femminile 5 anni dopo la prima storica volta avvenuta a Liberec nel 2013: curiosamente all’epoca proprio Klinec era una componente del quartetto vincente.
Ha subito un passivo di 110.4 lunghezze la Russia (Ksenia Kablukova, Alexandra Kustova, Liidia Iakovleva e Sofia Tikhonova), seconda classificata. Il dato più impressionante a favore ancora una volta delle slovene è che avrebbero vinto anche con un salto in meno, poiché le russe dopo tutti ed otto i salti avevano un punteggio inferiore a Kriznar e compagne prima che saltasse Klinec.
La Russia dal canto suo ha deciso di tenere a riposo l’interessante Aleksandra Barantceva a favore di un’ opaca Kablukova, la peggiore del suo team. Hanno brillato, invece, la campionessa iridata di Almaty 2015 Tikonova e la giovanissima Iakovleva che in tal modo hanno permesso alla propria nazione di tornare a medaglia in questa tipologia di gara dopo tre anni.
Terzo gradino del podio per la Francia (Oceane Paillard, Josephine Pagner, Romane Dieu e Lucile Morat): le francesine hanno conquistato il bronzo dopo una lotta avvincente con la Germania e la Norvegia che è durata tutta la gara. Quindi primo metallo pesante in carriera per la trascinatrice delle transalpine Morat che, dopo il boccone amaro della medaglia di legno di ieri, ha aperto una striscia di podi che potrebbe diventare decisamente corposa con gli anni a venire.
Quarta posizione per la squadra vincitrice uscente, la Germania (Selina Freitag, Arantxa Lancho, Luisa Goerlich e Gianina Ernst), a cui è mancata una vera e propria atleta punta di diamante per poter agguantare la top three. Nella Norvegia (Ingebjoerg Saglien Braaten, Eirin Maria Kvandal, Silje Opseth ed Anna Odine Stroem) 5^, invece, è  mancata la migliore Opseth che non si è trovata a proprio agio sul trampolino elvetico fin dai primissimi salti di prova, comunque i responsi dati dalla ragazza nella prima rotazione lasciano ben sperare in vista del futuro prossimo in cui le due leader norge non saranno più in età junior.
Non pervenute il Giappone (Shihori Oi, Ren Mikase, Ayuka Kamoda e Nozomi Maruyama) 6^ e l’Austria 7^ (Marita Kramer, Claudia Purker, Lisa Eder e Sophie Mair): entrambe queste superpotenze stanno passando un periodo di vacche magre in quanto a talento tra le giovanissime, ecco spiegata le prestazioni di squadra di basso livello.
Prestazione difficilmente commentabile dell’Italia, giunta 10^: una buona Lara Malsiner non è bastata per  supplire alle difficoltà mostrate da Alice Puntel, Jessica Malsiner e Martina Ambrosi. A parte sorella mezzana della famiglia Malsiner, le altre hanno dovuto fare i conti con un contesto di gara ancora  non alla loro portata, vista la giovane età.
JWSC 2018 Team Event –  KANDERSTEG HS 106
1. SLOVENIA (Brecl J., Kriznar N., Komar K., Klinec E.) 733.1
2. RUSSIA (Kablukova K., Kustova A., Iakovleva L., Tikhonova S.) 622.7
3. FRANCIA (Paillard O., Pagnier J., Dieu R., Morat L.) 571.2
4. GERMANIA (Freitag S., Lancho A., Goerlich L., Ernst G.) 562.9
5. NORVEGIA (Braaten I. S., Kvandal., Opseth S., Stroem A. O.) 554.4
6. GIAPPONE (Oi S., Mikase R., Kamoda A., Maruyama N.) 512.1
7. AUSTRIA (Kramer M., Purker C., Eder L., Mair S.) 494.4
8. CANADA (Eilers N., Bodnarchuk N., Strate A., Maurer N.) 454.7
9. POLONIA (Rajda K., Kil J., Karpiel K., Twardosz A.) 163.5
10. ITALIA (Puntel A., Malsiner J., Ambrosi M., Malsiner L.) 162.4 Clicca qui per i risultati completi.

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