Può archiviare il weekend di Anterselva con un sorriso Giuseppe Montello, arrivato in Alto Adige dopo un periodo difficile, a causa di problemi fisici che l’hanno messo in difficoltà già a novembre. Lentamente il friulano, lavorando moltissimo, si è riavvicinato a una condizione fisica accettabile e ad Anterselva, ultima tappa di Coppa del Mondo prima delle Olimpiadi, è riuscito a comportarsi molto bene, qualificandosi per l’inseguimento, concluso poi in 47ª posizione.
L’importante per lui non era il risultato, quanto ritrovare feeling con la gara: «Le sensazioni fisiche erano migliori nella sprint di ieri – ha esordito l’azzurro intervistato al termine della gara – sono comunque contento perché avevo bisogno di gareggiare due giorni consecutivamente, è stato un bel test. Ho fatto due buone serie a terra, mentre in piedi sono stato troppo rigido, gambe e schiena non hanno risposto nel modo giusto e non ho fatto il mio lavoro con tranquillità. Ho commesso quattro errori totali in gara, ma in fin dei conti non sono mai stato un cecchino (ride, ndr)».
La tappa di Anterselva potrebbe aprirgli le porte delle Olimpiadi. Montello però non ha sentito in modo particolare questa “sfida” con Chenal: «La concorrenza per fortuna l’ho sentita poco. Vedremo come starò nei prossimi giorni. Sono convinto che gli allenatori schiereranno il quartetto che starà meglio, quindi è inutile pensarci troppo, ma concentrarsi sul lavoro da fare e allenarsi con serenità per presentarsi in Corea nelle miglior condizioni possibili».