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Sci di fondo

La delusione di Pellegrino: “Mi è mancata la risposta muscolare per evitare la caduta”

È stata una giornata davvero difficile per Federico Pellegrino, che a causa di una caduta è stato eliminato nel corso delle qualificazioni della sprint in classico di Planica. Una novità per l’azzurro, che aveva sempre superato lo scoglio della qualificazione negli ultimi tre anni e mezzo, da quando rimase fuori nella sprint in skating di Lillehammer del dicembre 2014. Addirittura per trovare sua mancata qualificazione in una sprint in classico, bisogna risalire fino al 29 novembre 2013 a Kuusamo.
Pellegrino è ovviamente deluso: «La condizione non è male – ha affermato l’azzurro attraverso il comunicato stampa diffuso da Ekipe Sport Servicestavo facendo una buona prova, nella salita avevo appena effettuato una bella accelerata recuperando alcuni secondi sui miei avversari, poi nel corso della discesa, proprio all’ultima curva, mentre ero sul ghiaccio mi si è infilato lo sci nella neve smossa e non ho avuto la risposta muscolare necessaria per reggermi in piedi ed evitare la caduta. E’ stata una situazione che poteva succedere e alla quale ero, in un certo senso, preparato».
L’azzurro infatti ha lavorato molto in settimana durante la preparazione verso i Giochi di PyeongChang. Pellegrino ha anche svelato un altro problema: «In settimana abbiamo lavorato tanto e, dopo la prova ripetuta di mercoledì, avevo la muscolatura delle gambe provata. Purtroppo abbiamo avuto un po’ di sfortuna, perché il nostro fisioterapista Erik Benedetto si è ammalato durante il raduno a Passo Lavazé e abbiamo così svolto un giorno di recupero in meno attraverso i massaggi, prima dell’arrivo di Claudio Saba, nostro precedente fisioterapista, richiamato al lavoro. Abbiamo fatto il massimo ma oggi, quando ho perso l’equilibrio e ho cercato di richiamare i quadricipiti per rimettermi in piedi come di solito riesco a fare in queste situazioni, non c’è stata risposta e sono caduto a terra».
Un risultato che lascia l’amaro in bocca a Pellegrino, ma il valdostano guarda con fiducia alle prossime settimane: «Peccato, perché avrei voluto chiudere questa sprint in classico con ulteriori indicazioni positive per poter impostare al meglio il programma di allenamento da qui alle olimpiadi. Dal punto di vista fisico stavo comunque disputando una buona prova e resto dell’idea che la sprint classica a PyeongChang sarà una gara nella quale potrò fare bene. Le ultime indicazioni su come starò davvero le avrò nella sprint di Seefeld della prossima settimana».

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