Rispetto alla prima prova a squadre della storia disputata 5 settimane fa in quel di Hinterzarten, a Zao i team partenti sono stati in minor numero ed in alcuni casi anche di minor qualità: su tutti è spiccata l’assenza della Francia, già sul terzo gradino del podio nella Foresta Nera, e dell’Italia che hanno risparmiato le loro atlete in età juniores in vista della manifestazione iridata di categoria a Kandersteg che prenderà il via tra 8 giorni. Inoltre, le assenze illustri di Katharina Althaus e Carina Vogt in seno alla squadra teutonica ne hanno depauperato il quartetto che così ha preso il via senza grandi velleità di podio.
In tutto ciò hanno avuto vita relativamente facile le padrone di casa rappresentanti il Giappone: le asiatiche hanno menato le danze dalla seconda rotazione fino a fine gara, vincendo per dispersione la seconda competizione stagionale con 54.9 punti di vantaggio sulla Slovenia. La miglior nipponica di giornata è stata Yuki Ito, l’unica del suo team ad aver toccato il punto K fissato a 95 metri, che ha vinto entrambe le proprie serie di salti così come Yuka Seto. Kaori Iwabuchi, invece, ha dovuto cedere la palma di migliore nella prima manche ad Ursa Bogataj, ma si è successivamente rifatta nella seconda. Nell’ultima rotazione, infine, Sara Takanashi ha sempre amministrato egregiamente il vantaggio accumulato dalle compagne, ma ha pagato dazio nei confronti di Irina Avvakumova, Maren Lundby e Chiara Hoelzl.
Come detto alla piazza d’onore si è classificata la Slovenia: anche in questo caso i pronostici sono stati rispettati in pieno poiché, da quanto era emerso dalla gara individuale di ieri, le slovene erano parse di poco inferiori alle giapponesi. La chiave di volta di questo primo podio stagionale per il movimento guidato da Sten Baloh è stata la buona costanza di rendimento di tutte le componenti del quartetto, che ha avuto in Spela Rogelj l’anello leggermente più debole. Al contrario Ema Klinec, Bogataj e Nika Kriznar hanno ottenuto delle prestazioni di livello medio-alto senza fare mai il botto.
Si è riconfermata nella top three la Russia dopo il secondo posto ottenuto nel Baden-Wuerttemberg: le russe hanno nuovamente schierato la squadra tipo e tutte le sue componenti non hanno mancato l’appuntamento con il risultato pesante. La migliore di giornata in assoluto è stata Irina Avvakumova, ma comunque anche le compagne di team (Anastasiya Barannikova, Alexandra Kustova e Sofia Tikhonova) hanno dimostrato di potersi esprimere sui livelli delle seconde linee tedesche.
Proprio la quarta posizione è stata appannaggio della Germania: con una formazione rimaneggiata al massimo le teutoniche hanno confermato la piazza ai piedi del podio battendo delle squadre tirate a lucido. Juliane Seyfarth e Ramona Straub sono state indiscutibilmente le trascinatrici di giornata al cospetto delle opache Gianina Ernst ed Anna Rupprecht.
Quinta posizione per la Norvegia: Maren Lundby non è riuscita ad essere dominante come nella giornata di ieri perché in entrambe le serie ha provato l’azzardo di abbassare la stanga di partenza di due unità rispetto a coloro che l’hanno preceduta, questa scelta però non ha pagato i dividendi poiché la ventitreenne di Lillehammer non è mai riuscita ha raggiungere il 95% del punto HS, quindi ad incamerare i preziosi punti derivanti dal gate differente. D’altro canto la sola Silje Opseth si è espressa sul proprio potenziale, mentre Anna Odine Stroem ha trovato un primo salto negativo e le cupe prestazioni di Anniken Mork hanno spiegato il perché non era mai stata schierata fin ora in stagione.
Di un soffio battuta dalle norvegesi è stata l’Austria: Chiara Hoelzl si è confermata una delle migliori del lotto tenendo botta a Lundby; Jacqueline Seifriedsberger ha trovato ancora una volta due performance anonime, infine hanno completato il quartetto le giovani Claudia Purker e Lisa Eder, entrambe decisamente in difficoltà. La squadra austriaca è riuscita quantomeno a battere gli Stati Uniti (Nita Englund, Tara Geraghty-Moats, Abby Ringquist e Sarah Hendrickson) ed il Canada (Abigail Strate, Natasha Bodnarchuk, Taylor Henrich ed Atsuko Tanaka), mestamente alle ultime due posizioni staccatissime dal resto del mondo.
Domani si concluderà la lunga trasferta del salto femminile nel Paese del Sol levante: alle ore 6.45 italiane comincerà la qualificazione alla gara individuale prevista per le 8.00.
TEAM EVENT ZAO – HS 102
GIAPPONE (Iwabuchi K., Seto Y., Ito Y., Takanashi S.) 761.7
SLOVENIA (Bogataj U., Rogelj S., Klinec E., Kriznar N.) 706.8
RUSSIA (Barannikova A., Kustova A., Tikhonova S., Avvakumova I.) 696.1
GERMANIA (Ernst G., Rupprecht A., Seyfarth J., Straub R.) 672.1
NORVEGIA (Stroem A. O., Mork A., Opseth S., Lundby M.) 637.1
AUSTRIA (Eder L., Purker C., Seifriedsberger J., Hoelzl C.) 633.8
STATI UNITI (Englund N., Geraghty-Moats T., Ringquist A., Hendrickson S.) 498.8
CANADA (Strate A., Bodnarchuk N., Henrich T., Tanaka A.) 462.9
Clicca qui per i risultati completi.
Il Giappone vince anche il secondo ed ultimo Team Event stagionale a Zao
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