Sono Anais Bescond, Anais Chevalier, Celia Aymonier e Justine Braisaz a salire sul gradino più alto del podio di una Oberhof che nella mattinata della domenica si presenta come la si attende: nuvole basse, nebbia, umidità alle stelle, vento capriccioso. Le francesi nella miglior formazione del momento, Marie Dorin-Habert è in rottura prolungata da inizio stagione, sono le più regolari e sfruttano i molteplici giri a vuoto delle avversarie.
Nella prima parte di gara detta legge l’Italia che schiera le due punte in prima e seconda frazione. L’attacco azzurro funziona: Lisa Vittozzi al lancio è perfetta al tiro e chiude la frazione sulle code di Anais Bescond davanti a tutte, Dorothea Wierer prende la testa con due ricariche in piedi che non compromettono la sua prestazione mentre Anais Chevalier si ritrova a girare nella sessione a terra e paga mezzo minuto all’Italia. La Germania paga un lancio sciagurato di Vanessa Hinz, una delle due titolari presenti, che si salva alla terza ricarica al primo poligono e gira al secondo; quando passa il testimone a Denise Herrmann è già passato 1’28" dal cambio delle prime. La ex-fondista stenta, con due ricariche a terra, in avvio ma si riprende con un 5/5 in piedi e fa valere il suo ritmo nel terzo giro riportando le padrone di casa in quarta posizione a 40 secondi. E’ messa peggio la Russia, ottava a poco meno di un minuto, che paga un ritmo decisamente non all’altezza di Slivko, prima frazionista, mentre galleggia Virolainen. Ne approfitta la Finlandia che dopo un lancio incolore di Lehtonen sfrutta il ritmo pazzesco di Makarainen e si ritrova terza a 35" da Wierer. E’ quinto a 42 secondi il Giappone in compagnia dell’Ucraina che ha schierato al lancio Merkushyna e Dzhima in seconda frazione. Tre secondi più indietro la Svezia di Linn Persson e Anna Magnusson, 45 anni in due.
L’Italia salta nella terza frazione: Nicole Gontier, al rientro a Oberhof in Coppa del Mondo, argina Celia Aymonier fino al poligono in piedi dove paga due pesanti giri di penalità mentre una scatenata Franziska Preuss non deve utilizzare alcuna ricarica e chiude la frazione spalla a spalla con la Francia al comando delle operazioni. Laukkanen tiene la Finlandia nelle parti alte della classifica, terza a 25.5, e l’esperta Elisabeth Hoegberg chiude in quarta posizione la frazione a 32.4 con 11 secondi di vantaggio su Akimova che non sbaglia nulla e riapre le porte del podio alla Russia. E in effetti mentre salta Laura Toivanen, anello debole finnico, e Brorsson paga oltremodo due ricariche a terra, Elena Yurlova arriva a toccare il podio, quanto meno parziale, dopo la prima sessione. La resa dei conti arriva in piedi: Justine Braisaz nel giro che precede tira il collo a Hammerschmidt che oltre ai 20 secondi accusati sugli sci paga anche un giro di penalità. Salta Yurlova e ne approfitta Mona Brorsson.
Sulla linea d’arrivo la Francia si impone con 32.4 di vantaggio sulla Germania, terza la Svezia al primo podio stagionale e soprattutto di nuovo nelle prime tre di una Staffetta femminile dopo quasi sette anni e 26 gare disputate, secondo posto a Anterselva dopo una vittoria proprio a Oberhof. La Russia deve accontentarsi del quarto posto a 1.04.7 mentre Semerenko e Pidhrushna portano l’Ucraina in quinta posizione. Federica Sanfilippo è positiva al tiro con 5/5 a terra e due ricariche in piedi e chiude sesta a 2.06.9.
Per l’Italia arrivano messaggi confortanti da Vittozzi e Wierer protagoniste delle prime due frazioni e da una solida Sanfilippo mentre è da rivedere Nicole Gontier in situazioni meno impegnative di quanto proposto da Oberhof. In ottica olimpica non si possono peraltro dimenticare Alexia Runggaldier, candidata d’obbligo per il lancio, e l’eventuale rientro ad alti livelli di Karin Oberhofer, ancora tutto da verificare.
Nella prima parte di gara detta legge l’Italia che schiera le due punte in prima e seconda frazione. L’attacco azzurro funziona: Lisa Vittozzi al lancio è perfetta al tiro e chiude la frazione sulle code di Anais Bescond davanti a tutte, Dorothea Wierer prende la testa con due ricariche in piedi che non compromettono la sua prestazione mentre Anais Chevalier si ritrova a girare nella sessione a terra e paga mezzo minuto all’Italia. La Germania paga un lancio sciagurato di Vanessa Hinz, una delle due titolari presenti, che si salva alla terza ricarica al primo poligono e gira al secondo; quando passa il testimone a Denise Herrmann è già passato 1’28" dal cambio delle prime. La ex-fondista stenta, con due ricariche a terra, in avvio ma si riprende con un 5/5 in piedi e fa valere il suo ritmo nel terzo giro riportando le padrone di casa in quarta posizione a 40 secondi. E’ messa peggio la Russia, ottava a poco meno di un minuto, che paga un ritmo decisamente non all’altezza di Slivko, prima frazionista, mentre galleggia Virolainen. Ne approfitta la Finlandia che dopo un lancio incolore di Lehtonen sfrutta il ritmo pazzesco di Makarainen e si ritrova terza a 35" da Wierer. E’ quinto a 42 secondi il Giappone in compagnia dell’Ucraina che ha schierato al lancio Merkushyna e Dzhima in seconda frazione. Tre secondi più indietro la Svezia di Linn Persson e Anna Magnusson, 45 anni in due.
L’Italia salta nella terza frazione: Nicole Gontier, al rientro a Oberhof in Coppa del Mondo, argina Celia Aymonier fino al poligono in piedi dove paga due pesanti giri di penalità mentre una scatenata Franziska Preuss non deve utilizzare alcuna ricarica e chiude la frazione spalla a spalla con la Francia al comando delle operazioni. Laukkanen tiene la Finlandia nelle parti alte della classifica, terza a 25.5, e l’esperta Elisabeth Hoegberg chiude in quarta posizione la frazione a 32.4 con 11 secondi di vantaggio su Akimova che non sbaglia nulla e riapre le porte del podio alla Russia. E in effetti mentre salta Laura Toivanen, anello debole finnico, e Brorsson paga oltremodo due ricariche a terra, Elena Yurlova arriva a toccare il podio, quanto meno parziale, dopo la prima sessione. La resa dei conti arriva in piedi: Justine Braisaz nel giro che precede tira il collo a Hammerschmidt che oltre ai 20 secondi accusati sugli sci paga anche un giro di penalità. Salta Yurlova e ne approfitta Mona Brorsson.
Sulla linea d’arrivo la Francia si impone con 32.4 di vantaggio sulla Germania, terza la Svezia al primo podio stagionale e soprattutto di nuovo nelle prime tre di una Staffetta femminile dopo quasi sette anni e 26 gare disputate, secondo posto a Anterselva dopo una vittoria proprio a Oberhof. La Russia deve accontentarsi del quarto posto a 1.04.7 mentre Semerenko e Pidhrushna portano l’Ucraina in quinta posizione. Federica Sanfilippo è positiva al tiro con 5/5 a terra e due ricariche in piedi e chiude sesta a 2.06.9.
Per l’Italia arrivano messaggi confortanti da Vittozzi e Wierer protagoniste delle prime due frazioni e da una solida Sanfilippo mentre è da rivedere Nicole Gontier in situazioni meno impegnative di quanto proposto da Oberhof. In ottica olimpica non si possono peraltro dimenticare Alexia Runggaldier, candidata d’obbligo per il lancio, e l’eventuale rientro ad alti livelli di Karin Oberhofer, ancora tutto da verificare.
STAFFETTA FEMMINILE – OBERHOF
1. FRANCIA [1+10] in 1.12.42.4
2. GERMANIA [2+13] a 32.4
3. SVEZIA [0+8] a 48.2
4. RUSSIA [1+5] a 1.04.7
5. UCRAINA [0+12] a 1.15.8
6. ITALIA [2+8] a 2.06.9
7. FINLANDIA [1+11] a 2.34.7
8. POLONIA [2+13] a 2.52.6
9. REPUBBLICA CECA [1+18] a 3.04.8
10. NORVEGIA [2+15] a 3.22.9
2. GERMANIA [2+13] a 32.4
3. SVEZIA [0+8] a 48.2
4. RUSSIA [1+5] a 1.04.7
5. UCRAINA [0+12] a 1.15.8
6. ITALIA [2+8] a 2.06.9
7. FINLANDIA [1+11] a 2.34.7
8. POLONIA [2+13] a 2.52.6
9. REPUBBLICA CECA [1+18] a 3.04.8
10. NORVEGIA [2+15] a 3.22.9
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