È stato un inizio di stagione complicato per il fondo femminile italiano. Pochi i punti ottenuti fin qui dalle azzurre: nella sprint di Lillehammer sono entrate in zona punti Lucia Scardoni e Greta Laurent, mentre nella 10km in tecnica libera di Dobbiaco è riuscita a prendere punti Elisa Brocard. Per il resto ci sono i problemi fisici che hanno limitato moltissimo Ilaria Debertolis e l’infortunio al piede che ha rallentato la preparazione di Caterina Ganz. Le quali salteranno il Tour de Ski, dove ci saranno le tre azzurre, sopra citate, che sono andate a punti, insieme a Giulia Stürz, che sembra in buona condizione, e Gaia Vuerich, reduce da un ottimo Campionato Italiano. La speranza è che dalle prossime gare cambi un po’ il trend dei risultati della squadra femminile.
Paolo Riva, che da questa stagione è il selezionatore della squadra femminile per la Coppa del Mondo, ha fatto il punto della situazione. «Il trend è rimasto quello degli ultimi anni – ha affermato l’allenatore – i risultati, purtroppo, sono quelli già visti in passato, non è successo niente di nuovo. Abbiamo avuto qualche isolato risultato positivo, come nella sprint di Lillehammer, quando abbiamo qualificato due atlete, Lucia Scardoni e Greta Laurent. Anche l’ingresso di Elisa Brocard nelle trenta a Dobbiaco va letto positivamente. Per il resto abbiamo ottenuto poco».
Tante le azzurre che si sono alternate fin qui in Coppa del Mondo: «Abbiamo provato diverse atlete, seguendo i criteri di selezione che sono stati stilati a inizio stagione. Purtroppo in Italia c’è sempre la paura che le atlete, rimaste fuori dalla squadra nazionale, non abbiano le possibilità di entrare in Coppa del Mondo, così mettiamo questi criteri legati a gare di Coppa Europa e Coppa Italia, quando in realtà le porte sono sempre aperte a tutte, come dimostra Giulia Stürz, che a inizio stagione non era nemmeno aggregata. Le atlete vengono convocate, quindi, in base ai risultati raggiunti in queste gare e anche alla scelta tecnica».
In queste prime uscite stagionali, per diversi motivi, non sono riuscite ad emergere le due azzurre della Squadra A: «Caterina Ganz è una giovane molto interessante, ma non sta andando forte in questo inizio stagione. Ha subito un infortunio nella fase cruciale della preparazione e questo l’ha un po’ condizionata, in quanto non ha potuto allenarsi sul classico. Anche Ilaria Debertolis non sta bene, anche le analisi hanno confermato che ha alcuni problemi fisici che l’hanno un po’ rallentata. Mi auguro si rimetta in forma presto». Le due non saranno presenti al Tour de Ski: «Abbiamo preferito lasciare a casa Ilaria e Caterina, in quanto il Tour de Ski è molto duro, quindi meglio si rimettano in forma, tirandosi anche su di morale con buoni risultati in Coppa Europa. Ci saranno Laurent e Vuerich che gareggeranno soltanto nella sprint in tecnica libera di Lenzerheide, poi torneranno a casa e gareggeranno in Coppa Europa. Lucia Scardoni, invece, andrà avanti, lei sta bene e va forte in classico. Ovviamente abbiamo portato Elisa Brocard, che ha dimostrato di star bene, mentre Giulia Stürz si è qualificata vincendo le gare di Coppa Italia a Gressoney. Diciamo che abbiamo portato le tre atlete andate a punti, più Stürz seguendo i criteri di qualificazione e Vuerich perché sta crescendo e ho gran fiducia in lei soprattutto nelle sprint in pattinaggio. Il Tour de Ski rappresenta una buona occasione per le nostre atlete di fare qualche buon piazzamento, raggiungere un risultato in grado di dare la carica».
A Dobbiaco ha esordito in Coppa del Mondo una giovane molto attesa, Anna Comarella: «A lei va data fiducia – ha affermato Riva – anche se ovviamente non possiamo pretendere che entri già in zona punti. Al Tour de Ski abbiamo preferito non portarla, perché è ancora giovane e avrebbe potuto risentire di un format di gara così duro. Tornerà con noi dopo il Tour de Ski. A noi servono atlete giovani, perché aumentano la competizione, danno quell’agonismo che aiuta tutte. Insomma qualche raggio di sole si vede, anche se in lontananza».
A poco più di un mese dalle Olimpiadi, quindi, Riva ha tanto da fare, visto che a breve dovranno essere comunicati i nomi delle atlete che andranno a PyeongChang: «Ci sarà molto lavoro da fare, insieme a Chenetti e Pertile, perché dovremo capire quale sarà il gruppo di ragazze da portare alle Olimpiadi e in base a ciò stabilire anche le convocazioni per le prossime gare di Coppa del Mondo. Insomma se un’atleta è in forma e siamo convinti di portarla in Corea, non significa che deve gareggiare in tutte le gare, anzi bisogna scegliere bene quali fargli eventualmente saltare per permetterle di arrivare ai Giochi nella forma migliore».
Riva ha voluto concludere facendo un incoraggiamento alle atlete: «Le invito a tenere duro e crederci sempre, perché a parte otto-dieci atlete, le altre sono tutte raggiungibili. Bisogna soltanto avere fiducia, crederci e lavorare bene. Soprattutto alle giovani dico che anche campionesse come Paruzzi, Longa o Follis, al loro primo anno in Coppa del Mondo faticavano a entrare nelle venti».