La testata ucraina xsport.ua ha scambiato due battute con Nathalie Santer, recentemente impegnata nell’organizzazione della tappa di Coppa del Mondo di sci di fondo di Dobbiaco, in merito all’attualità del biathlon.
Ecco i pensieri dell’ex biathleta azzurra in merito alla sfida tra Martin Fourcade e Johannes Bø, nonchè sulla vicenda delle accuse di Rodchenkov che hanno travolto la Russia.
Come vede il duello tra Martin Fourcade e Johannes Bø? Il francese ha dominato gli ultimi anni, ma ora ha un avversario dello stesso livello. Chi pensa farà meglio alle Olimpiadi?
“Nelle stagioni olimpiche bisogna sempre considerare come gli atleti si sono allenati durante la off-season, perché i risultati soprattutto nella prima parte di inverno possono essere ingannevoli. Ognuno ha seguito una filosofia diversa di approccio alla stagione, con lo scopo di arrivare al top proprio a febbraio. Per questo è impossibile fare una scelta adesso, ma entrambi saranno al loro apice della forma proprio a PyeongChang”.
In merito allo scandalo doping che ha travolto la Russia. Pensa che le decisioni prese dal Cio siano eque?
“Sono molto dispiaciuta per quanto sta accadendo. Lo sport è stato colpito duramente da tutto questo. Io, da atleta, ho sempre seguito il sentiero della pulizia e sono certa che i risultati ottenuti sono esclusivamente frutto del mio duro lavoro, senza l’aiuto di sostanze o farmaci proibiti. Non potrei vivere in pace se sapessi di aver vinto delle medalgie imbrogliando. Chiunque cerchi di imbrogliare ha una filosofia di vita sbagliata, perchè ogni atleta dovrebbe avere rispetto di tutti gli altri. Però attenzione. Quando gli atleti diventano vittime, allora la situazione è doppiamente disgustosa. Perchè dovrebbero pagare per la disonestà di allenatori e medici? Non capisco come si possano trattare gli atleti in questo modo e credo che chi è pulito debba avere il diritto di gareggiare e non essere punito per le colpe dei suoi compatrioti”.