Nelle ultime due settimane fra gli appassionati di biathlon italiani vi è stato un gran parlare in merito al fatto che Martin Fourcade indossi il pettorale giallo nonostante abbia vinto molte meno gare di Johannes Bø.
La classifica generale vede infatti il francese a 432 punti (con due successi) e il norvegese a 412 (con cinque affermazioni).
Questo perché l’attuale metodo di attribuzione dei punti favorirebbe il numero di piazzamenti a discapito di chi è incostante, ma ha un maggior numero di picchi di rendimento.
Tale filosofia ha però sempre caratterizzato la Coppa del Mondo di biathlon, il cui sistema di punteggio è cambiato nel corso negli anni rimanendo però sempre fedele alla stessa logica.
Nelle prime otto stagioni sono stati assegnati 25 punti al vincitore, 24 al secondo, 23 al terzo, 22 al quarto e così via fino al venticinquesimo che otteneva 1 punto.
Nel 1985 si è modificato il punteggio conferito ai primi tre, innalzando a 30 i punti per la vittoria, a 26 quelli per la seconda piazza e a 24 quelli per la terza.
Nel 2000 si è verificato l’ampliamento della zona punti, portata a trenta. Il vincitore otteneva 50 punti, il secondo 46, il terzo 43, il quarto 40, il quinto 37, il sesto 34, il settimo 32, l’ottavo 30, il nono 28 e dal decimo in poi il sistema era analogo a quello FIS.
Nel 2008 si è infine arrivati all’attuale sistema.
Orbene, quale sarebbe la situazione con i vari metodi? Andiamo subito a scoprirlo.
SISTEMA |
FOURCADE |
BØ |
1978-1985 |
192 |
177 |
1985-2000 |
212 |
204 |
2000-2008 |
370 |
342 |
2008-> |
432 |
412 |
Insomma, comunque la si giri il francese sarebbe davanti al norvegese in tutte le quarantuno stagioni di Coppa del Mondo disputate sinora. La storia del biathlon dunque parla chiaro e in maniera univoca. Due vittorie e un totale di otto podi valgono sempre e comunque più di cinque vittorie, un altro podio e due piazzamenti appena fuori dai dieci.
Tuttavia, all’interno di questa stucchevole polemica il sistema di punteggio FIS è stato indicato come stella polare e come paradigma di logica che premierebbe maggiormente le vittorie a discapito della regolarità dei piazzamenti.
Fare i conti non è difficile e dovrebbe essere alla portata di tutti. Fourcade vanta 2 vittorie, 4 secondi e 2 terzi posti; Bø 5 vittorie, 1 secondo, 1 undicesimo e 1 tredicesimo posto. Ne consegue che anche in ambito Fis Martin avrebbe 640 punti e Johannes sarebbe a 624. Il catalano indosserebbe comunque il pettorale giallo anche con il sistema FIS.
A questo punto viene da chiedersi perché non ampliare il discorso. D’altronde anche lo schema del punteggio Fis è cambiato nel corso del tempo. Per esempio negli anni ’80 e all’inizio dei ’90 i punti venivano assegnati ai primi 15 secondo il seguente schema: 25-20-15-12-11-10-9-8-7-6-5-4-3-2-1.
Come sarebbe l’attuale classifica generale di Coppa del Mondo maschile di biathlon con questo sistema? Fourcade 160 – Bø 153. Pertanto Martin rimarrebbe comunque davanti.
Perché fermarsi qui? D’altronde il vaso di Pandora è stato scoperchiato. In un impeto di esercizio di stile, potremmo applicare tutti i sistemi di punteggio conosciuti negli sport invernali per capire cosa salterebbe fuori, ignorando le differenze di contesto (e di storia) che ogni disciplina si porta dietro.
Ecco cosa salterebbe fuori:
SISTEMA |
FOURCADE |
BØ |
IBU |
432 |
412 |
FIS |
640 |
624 |
FIL (Slittino) |
680 |
649 |
IBSF (Bob&Skeleton) |
1690 |
1581 |
ISU (Figure Skating) |
104 |
88 |
ISU (Short Track) |
64800 |
59761 |
Insomma, non esiste sport invernale olimpico in cui il rendimento di Fourcade verrebbe premiato in maniera inferiore rispetto a quello di Bø.
Involiamoci ora verso nuovi e alternativi orizzonti. Oramai siamo entrati nella fantascienza. Per esempio usando i sistemi di punteggio nelle principali categorie del motor sport avremmo come risultato:
SISTEMA |
FOURCADE |
BØ |
FORMULA 1 |
152 |
143 |
MOTOMONDIALE |
162 |
153 |
NASCAR |
318 |
311 |
INDYCAR |
330 |
326 |
Persino nella Coppa del Mondo di Dressage Martin sarebbe davanti a Johannes, con 138 punti contro 127.
Insomma, nell’intero orbe terracqueo si fatica a trovare un sistema di punteggio dove il rendimento di Bø verrebbe premiato maggiormente rispetto a quello di Fourcade.
Alla luce di tutto ciò sorge spontaneo un quesito per i detrattori del francese. Forse tutte le logiche di assegnazione punti attualmente vigenti nelle più disparate discipline – siano esse invernali, motoristiche, equestri e chi più ne ha più ne metta – sono sbagliate?
Non vi resta che inventare un sistema di punteggio a uso e consumo della sfida in corso, dove la simpatia o l’antipatia giocano un ruolo chiave e abbiano un peso specifico superiore a quello della matematica.