Per alcuni minuti, la 15 km a tecnica libera di Dobbiaco è parsa dover entrare nella storia. Andrew Musgrave sembrava infatti sul punto di regalare alla Gran Bretagna il primo successo nella Coppa del Mondo di sci di fondo. Nella seconda metà di gara, però, è uscito Simen Hegstad Krüger, che ha ripristinato la supremazia norvegese dopo la vittoria di Maurice Manificat a Davos e si è regalato la prima vittoria nel massimo circuito. Musgrave ha dovuto subire anche il sorpasso in extremis dello stesso Manificat, capace di confermarsi ad altissimi livelli.
Dopo una partenza lanciata di Dario Cologna, che è poi scivolato via via fino alla tredicesima posizione, Musgrave ha preso il comando ai 3 km e mezzo e l’ha mantenuta per circa 5 km. Krüger, partito in sordina, ha però completato il sorpasso già al termine della seconda delle tre tornate, quando poteva contare su poco meno di cinque secondi di vantaggio. Un margine consolidato nel corso dell’ultimo giro, per quella che è stata, a conti fatti, un’affermazione netta. Serrata, invece, la lotta fra Manificat e Musgrave, che ha visto prevalere il francese per appena nove decimi: 10.6 secondi di distacco contro 11.5.
Nessun altro ha mai dato l’impressione di poter lottare per la vittoria oltre la metà gara. Neppure Alex Harvey, che pure, grazie a una prova regolare, è riuscito ad avvicinarsi nel finale al podio e a concludere con 14’’ di ritardo. Discorso simile per Sergey Ustiugov, quinto all’arrivo dopo una gara che l’ha visto navigare perlopiù nella parte bassa della top ten.
Ha invece recitato un ruolo da protagonista nelle battute iniziali Finn Hågen Krogh, In lizza addirittura anche per il successo fino a metà percorso, il norvegese è però calato alla distanza, fino al sesto posto finale. Gara quasi speculare per il connazionale Hans Christer Holund, settimo.
Nei dieci anche Matti Heikkinen, Toni Livers e Johannes Høsflot Klæbo. A eccezione dell’inseguimento di Ruka, tappa conclusiva del Nordic Opening, si tratta della prima prova di Coppa del Mondo disputata e non vinta dal 21enne leader della generale.
Tra gli italiani, da segnalare il buon 15esimo posto di Francesco De Fabiani. Il valdostano è stato autore di una gara in crescendo: 35’’ il distacco al termine di un primo giro letargico, che lo vedeva in 40esima piazza; 50’’ quello al traguardo. Il risultato odierno apre anche a un possibile piazzamento di prestigio domani, quando sarà in programma una gara a inseguimento in tecnica classica.
Punti, fra gli azzurri, anche per Giandomenico Salvadori, 27esimo. Lontani dai migliori trenta gli altri azzurri: 47esimo Dietmar Nöckler, 57esimo Fabio Pasini, 66esimo Paolo Fanton, 68esimo Mirco Bertolina, 71esimo Stefano Gardener, 75esimo Maicol Rastelli, 77esimo Sergio Rigoni, 80esimo Claudio Muller.
Grazie anche all’assenza di Alexander Bolshunov, Klæbo allunga ancora in vetta alla generale, a quota 652 punti. Il giovane russo resta a 402, mentre Manificat sale a 388. Martin Johnsrud Sundby, oggi solo 20esimo, è a 350, davanti a Harvey, con 314.
15 KM TL MASCHILE DOBBIACO – CLASSIFICA FINALE
1. Simen Hegstad KRÜGER (NOR) 29:58.8
2. Maurice MANIFICAT (FRA) +10.6
3. Andrew MUSGRAVE (GBR) +11.5
4. Alex HARVEY (CAN) +14.0
5. Sergey USTIUGOV (RUS) +18.9
6. Finn Hågen KROGH (NOR) +23.8
7. Hans Christer HOLUND (NOR) +25.9
8. Matti HEIKKINEN (FIN) +27.3
9. Toni LIVERS (SUI) +35.0
10. Johannes Høsflot KLAEBO (NOR) +35.2