La domanda che gli addetti ai lavori e gli appassionati si sono posti a ripetizione negli ultimi tre mesi ha finalmente trovato risposta. L’interrogativo era: “Denise Herrmann sarà un bluff?”. La risposta è “No”. Oggi infatti la tedesca ha ribadito anche in Coppa del Mondo quanto messo in mostra a partire dai campionati nazionali di settembre.
La ventinovenne nativa della Sassonia (ma trapiantata a Ruhpolding) ha confermato i grandi progressi sia nella gestione dello sforzo che al poligono, dove è migliorata esponenzialmente nella precisione e nei tempi di esecuzione.
La teutonica ha tenuto un passo relativamente controllato nei primi due giri, trovando lo zero a terra e mancando un solo bersaglio in piedi. Dopodiché ha scatenato tutti i suoi cavalli nella tornata conclusiva, andando a conquistare quel successo in Coppa del Mondo che le era sempre sfuggito nello sci di fondo, dove si era piazzata tre volte seconda e tre volte terza.
Herrmann diventa quindi la quinta atleta della storia a salire sul podio nel massimo circuito sia nel biathlon che nel fondo. In precedenza vi erano riuscite Grete Nykkelmo, Anfisa Reztsova, Simone Greiner Petter Memm e Magdalena Forsberg. Tutte donne in attività tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei 2000. In un certo senso Denise ha riportato indietro il tempo di una ventina d’anni.
Tornando alla competizione odierna, la piazza d’onore è stata appannaggio di un’altra favorita della vigilia. Si tratta di Justine Braisaz, a cui non è bastato mandare a segno tutti i proiettili per cogliere il primo trionfo della sua ancor giovane carriera. La francese è uscita con un margine di 3”6 sulla tedesca dopo il secondo poligono, ma nell’ultimo giro nulla ha potuto contro la scatenata teutonica.
Per la verità il miglior tempo dopo due sessioni di sparo apparteneva a Lisa Vittozzi, a sua volta precisissima. L’azzurra ha però sofferto nei 2.500 metri conclusivi ed è progressivamente scivolata al quinto posto finale, vedendosi scavalcata anche dall’ucraina Yuliia Dzhima e da Synnøve Solemdal, perfette al tiro e ripropostesi in cima alla classifica dopo averne frequentato i quartieri nobili già nell’individuale dell’altro ieri.
Comunque sia l’atleta di Sappada e di scuola Forni Avoltri ha fatto un passo avanti rispetto all’altro ieri e soprattutto dimostrato come la sua crescita agonistica continui a ritmo serrato. In casa Italia ci può essere soddisfazione anche per la performance di Dorothea Wierer, piazzatasi nona nonostante un errore a terra. L’altoatesina c’è ed è competitiva.
Il rovescio della medaglia azzurra è rappresentato da Alexia Runggaldier e Federica Sanfilippo. La gardenese è stata perfetta in piazzola, ma ha faticato sugli sci e ha concluso trentanovesima. L’atleta della Val Ridanna invece ha girato due volte e soprattutto è molto lontana dalla forma migliore. Di conseguenza non è andata oltre la cinquantacinquesima piazza.
La lista delle deluse di giornata è capitanata da Kaisa Mäkäräinen. La finlandese si presentava al cancelletto di partenza come una delle papabili per il successo, ma ha sbagliato in piedi e soprattutto ha perso troppo tempo nel rilascio dei colpi. Di conseguenza se due delle tre favorite sono salite sul podio, la veterana nordica si è dovuta accontentare della sesta posizione.
Sicuramente non sarà soddisfatta Anastasiya Kuzmina, devastante nella prima parte di gara, ma poi calata progressivamente e soprattutto autrice di due errori in piedi. La russa naturalizzata slovacca ha chiuso quindicesima.
Resta opaca Marie Dorin Habert, ventitreesima con una penalità. Disastrosa invece la prestazione di Tiril Eckhoff, come sempre pasticciona al tiro (1+3) e mestamente cinquantaduesima. Darya Domracheva ha accumulato lo stesso identico numero di errori e si è addirittura ritirata nel corso dell’ultimo giro.
Sorpresa di giornata la svizzera Lena Häcki, che è ragazza di sicuro talento, ma mai si sarebbe immaginato potesse chiudere undicesima con due penalità. Attenzione all’elvetica, poiché promette di essere una delle protagoniste del futuro.
Il pettorale giallo passa sulle spalle di Solemdal, salita a quota 97 punti, uno in più di Dzhima. Skardino è terza 89, Braisaz quarta a 88 ed Herrmann quinta a 78.
Domani spazio agli uomini, la cui sprint avrà luogo alle 14.45. Le donne torneranno in azione alle 13.15 di domenica per l’inseguimento.
ÖSTERSUND – SPRINT FEMMINILE
1. HERRMANN Denise [GER] (0+1) 19’54”8
2. BRAISAZ Justine [FRA] (0+0) a 15”2
3. DZHIMA Yuliia [UKR] (0+0) a 19”6
4. SOLEMDAL Synnøve [NOR] (0+0) a 24”3
5. VITTOZZI Lisa [ITA] (0+0) a 24”5
6. MÄKÄRÄINEN Kaisa [FIN] (0+1) a 26”0
7. OLSBU Marte [NOR] (0+0) a 26”5
8. VITKOVA Veronika [CZE] (0+0) a 35”9
9. WIERER Dorothea [ITA] (1+0) a 38”4
10. HILDEBRAND Franziska [GER] (0+0) a 40”6
Clicca qui per i risultati completi.
Denise Herrmann trionfa nella sprint di Östersund! Lisa Vittozzi, 5^, sfiora il podio
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