Gli appassionati ormai identificano Östersund come il luogo in cui viene spezzata “l’astinenza da biathlon”. D’altronde la località svedese ospita l’opening stagionale per il decimo inverno consecutivo e per la dodicesima volta negli ultimi tredici anni.
Dal 2005-‘06 a oggi le ostilità non sono cominciate dal Norrland solo nel 2007-’08 (quando si è partiti da Kontiolahti) esclusivamente perché il capoluogo dello Jämtland era deputato a organizzare i Mondiali nel mese di febbraio. L’evento però è destinato a verificarsi anche fra dodici mesi, poiché la manifestazione iridata tornerà in Svezia nel 2019.
Sino a oggi nell’Östersunds skidstadion si sono disputate 58 gare femminili individuali di primo livello (17 quindici km, 23 sprint, 16 inseguimenti, 2 mass start), di cui quattro con valore iridato (una per ogni format nel 2008).
Sono 35 le atlete ad aver conquistato almeno un successo. Fra di esse spicca la norvegese Tora Berger, unica donna capace di imporsi in ben 5 occasioni. Seguono a quota 4 la russa Olga Zaitseva e la finlandese Kaisa Mäkäräinen. Quest’ultima pertanto nei prossimi giorni avrà l’opportunità di appaiare la scandinava in cima alla graduatoria delle pluri-vittoriose.
Comprendendo l’ormai trentacinquenne sinivalkoinen, sono ben 8 le donne in attività a potersi fregiare di almeno una vittoria a Östersund. Gabriela Koukalova ha dimostrato di trovarsi bene da queste parti, avendo primeggiato 3 volte. Darya Domracheva è a quota 2, mentre sono a 1 Magdalena Gwizdon, Tiril Eckhoff, Dorothea Wierer, Laura Dahlmeier e Marie Dorin Habert.
Interessante notare come nei format con partenza a intervalli vi sia un’impressionante sperequazione dei successi. Nelle 17 individuali disputate si contano 15 vincitrici diverse, mentre nelle 23 sprint andate in scena si sono imposte 22 donne differenti!
In tema di nazioni, sul gradino più alto dell’impianto svedese hanno sventolato 15 diverse bandiere.
Il Paese più vincente in assoluto è la Germania, arrivata a quota 12 e capace di staccare nuovamente la Norvegia, che l’aveva raggiunta a 11. Terza posizione per la Russia (10), un tempo regina di Östersund, dove però non vince ormai dal febbraio 2008.
La Svezia padrona di casa ha in carniere 5 successi. Seguono la Bielorussia e la Finlandia (4). La Repubblica Ceca è a 3 e la Francia a 2. Infine abbiamo 1 singola gioia per Bulgaria, Cina, Italia, Polonia, Slovenia, Slovacchia e per la defunta Unione Sovietica.
La vittoria dell’Italia è arrivata due anni fa, nel giorno in cui Dorothea Wierer ha messo le mani sull’individuale. Interessante notare come a Östersund il movimento azzurro abbia conquistato 5 podi nelle ultime 7 gare disputate, trovando grande feeling con l’impianto proprio dal 2014 in poi.
Da queste parti l’Italia ha complessivamente raccolto 7 top-three. Più della metà di esse (4) portano la firma proprio di Wierer, terza nell’inseguimento del 7 dicembre 2014, vincitrice nella quindici km del 3 dicembre 2015, seconda nell’inseguimento di tre giorni dopo e terza in quello disputato il 4 dicembre 2016. In precedenza Nathalie Santer era salita 2 volte sul podio nel lontano 1993, quando si piazzò seconda nell’individuale dell’11 marzo e terza nella sprint del 13. Infine non va dimenticato come Federica Sanfilippo abbia concluso seconda la sprint del 5 dicembre 2015.
Dunque la finanziera di Rasun-Anterselva e la poliziotta della Val Ridanna hanno già ottenuto risultati di assoluto prestigio a Östersund. Per quanto riguarda i precedenti delle altre donne azzurre presenti in loco Lisa Vittozzi è entrata tre volte in zona punti, con una ventisettesima posizione come picco, mentre Alexia Runggaldier è stata al massimo trentacinquesima.
PROGRAMMA FEMMINILE
29 novembre, ore 17.15 – Individuale
1 dicembre, ore 17.45 – Sprint
3 dicembre, ore 13.15 – Inseguimento
Östersund tiene a battesimo la Coppa del Mondo femminile [Presentazione]
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