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Salto

La Norvegia asfalta tutti nel Team Event di Ruka

Il successo della Norvegia non è mai stato messo in discussione, questa volta nemmeno alla vigilia: la squadra scandinava ha dominato in lungo ed in largo in ben 5 salti su 8 e nei rimanenti 3 ha limitato al meglio i danni. Il migliore degli uomini selezionati  da Alexander Stockl è stato Johann Andre Forfang che ha portato alla causa scandinava ben 308.5 punti, terzo punteggio assoluto, ma curiosamente l’atleta classe 1995 non è mai stato il migliore nelle proprie rotazioni.
La quarta vittoria consecutiva in questo format è stata consentita anche grazie alle ottime prestazioni di Daniel Andre Tande, Robert Johansson ed Anders Fannemel tutti capaci di andare oltre i 140 metri in un salto di gara, sintomo di stati di forma già molto elevati anche se siamo solo a novembre. In questo modo la Norvegia ha battuto la concorrenza a mani basse, infatti i tedeschi secondi classificati hanno subito un passivo di bel 67.3 lunghezze.
La Germania è così tornata sul podio dopo la delusione di Wisla grazie soprattutto a Richard Freitag, autore del secondo punteggio assoluto. L’anello debole del quartetto scelto da Werner Schuster è stato nuovamente Markus Eisenbichler, battuto anche dall’esordiente alla veneranda età di 27 anni Pius Paschke, ovviamente al primo podio di una carriera decisamente mediocre fino a tre mesi fa. Andreas Wellinger ha completato la solida prova teutonica, dimostrando una condizione fisica in miglioramento proprio sul trampolino che 3 anni fa mise a serio repentaglio la sua carriera.
Terza piazza per il Giappone che è tornato sul podio dopo più di un anno, l’ultima volta fu proprio in terra finnica in quel di Kuopio nel febbraio del 2016. Questo ottimo risultato è ancora una volta la conferma che i nipponici hanno superato brillantemente i problemi tecnici della  passata stagione. Quest’oggi sono stati trascinati dall’intera famiglia Kobayashi: infatti, oltre all’ormai leader del movimento Junshiro, si è espresso su livelli eccellenti anche il  ventunenne Ryoyu, capace di fare la differenza nelle proprie rotazioni. Sono stati riscontrati importanti segnali di vita anche da parte di Taku Takeuchi e Noriaki Kasai, che con condizioni di vento nella norma si sono espressi su un livello decisamente elevato. Il quarantacinquenne di Shimokawa ha spostato ulteriormente l’asticella dell’atleta più longevo della storia dello sci nordico ad essersi piazzato nella top 3, seppur in una prova a squadre.
Quarta piazza, con grande rammarico, per l’Austria: Heinz Kuttin nel quartetto selezionato ha incluso uno degli atleti più deludenti di ieri, ovvero Daniel Huber. Il salisburghese ha convinto a metà quest’oggi, infatti nella seconda serie ha bucato il proprio salto mettendo a repentaglio un podio che poteva essere alla portata. Uno straordinario Stefan Kraft non è bastato per ricucire il distacco dalla Germania e dal Giappone: il primatista mondiale è stato autore nella seconda serie di una prestazione strepitosa, essendo atterrato a 147.5 metri (record del  trampolino per quanto riguarda i saltatori) con un telemark ancor più eccezionale. Chiaramente Kraft ha totalizzato il punteggio più alto di giornata, candidandosi a favorito assoluto per la gara individuale di domani in cui si potranno attendere buoni risultati da parte degli altri membri del quartetto Rot-Wieß-Rot, ovvero da Michael Hayboeck e Manuel Fettner.
Quinta piazza per la Slovenia (Anze Semenic, Anze Lanisek, Jernej Damjan, Peter Prevc): in allenamento Prevc & co. avevano dato l’illusione di poter lottare addirittura per il successo, ma fin dalle prime battute è svanita questa  opportunità. Rimangono comunque le sensazioni positive destate dal più navigato dei fratelli Prevc e da Damjan che potranno togliersi soddisfazioni già a partire da domani.
La delusione di giornata è stata sicuramente la Polonia 6^ (Piotr Zyla, Dawid Kubacki, Maciej Kot, Kamil Stoch), non tanto per demerito del quartetto collaudato di Stefan Horngacher, quanto a causa della squalifica nel primo salto dell’atleta di Wisla. Dunque i polacchi hanno perso punti pesanti nella sentitissima classifica per nazioni, in cui la Norvegia pare già  in fuga.
Settima ed ottava piazza identiche a quelle della prima gara stagionale: la Svizzera (Gregor Deschwanden, Andreas Schuler, Killian Peier, Simon Ammann) ha lottato a lungo addirittura per la quinta posizione, ma alla fine si è dovuta accontentare di battere la Russia (Mikhail Nazarov,  Roman Sergeevich Trofimov, Evgeniy Klimov, Denis Kornilov).
Nuovamente al nono posto l’Italia, da cui ieri si attendeva anche una posizione nelle migliori 8, ma i russi hanno dimostrato di essere complessivamente più forti: il quartetto composto da Davide Bresadola, Zeno Di Lenardo, Alex Insam e Sebastian Colloredo si è dovuto inchinare di 38.4 lunghezze rispetto alla squadra ex-sovietica. Per gli azzurri c’è stata comunque la platonica soddisfazione di battere i padroni di casa finlandesi e la squadra ceca, ovviamente oltre anche al Kazakistan.
Domani è in programma sul Rukatunturi la seconda competizione individuale stagionale che si preannuncia decisamente spettacolare. Si comincerà alle ore 14.00 con il trial round ed a seguire la prima serie di gara.
TEAM EVENT – RUKA HS 142
1. NORVEGIA (Johansson R., Fannemel A., Tande D. A., Forfang J. A.) 1184.2
2. GERMANIA (Eisenbichler M., Paschke P., Wellinger A., Freitag R.) 1116.9
3. GIAPPONE (Takeuchi T.,Kobayashi R., Kasai N., Kobayashi J.) 1108.2
4. AUSTRIA (Hayboeck M., Fettner M., Huber D., Kraft S.) 1095.4
5. SLOVENIA (Semenic A., Lanisek A., Damjan J., Prevc P.) 1009.2
6. POLONIA (Zyla P., Kubacki D., Kot M., Stoch K.) 985.5
7. SVIZZERA (Deschwanden G., Schuler A., Peier K.,  Ammann S.) 966.6
8. RUSSIA (Nazarov M., Trofimov R. S., Klimov E., Kornilov D.) 863.3
9. ITALIA (Bresadola D., Di Lenardo Z., Insam A., Colloredo S.) 368.3
10. FINLANDIA (Alamommo A., Maeaettae J., Ahonen J., Aalto A.) 365.6 Clicca qui per i risultati completi.

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