Come è noto da sempre, il vento recita un ruolo preponderante quando si tratta di gareggiare nella stazione sciistica di Kuusamo. Quest’oggi non solo la combinata nordica ha verificato questo fatto, ma anche i saltatori hanno dovuto fare i conti con Eolo: fin dai salti di allenamento si sono alternati momenti in cui la brezza ha spirato costantemente frontalmente ad altri periodi temporali in cui le raffiche laterali hanno abortito le performance degli atleti, sia di alto che di mediocre livello.
Come 7 giorni or sono il migliore è stato l’austriaco Stefan Kraft: il detentore della sfera di cristallo ha trovato un salto sensazionale da 144 metri (2 oltre il punto HS), questa volta appoggiando anche il telemark. In questo modo il salisburghese ha ottenuto 151.8 punti ed ha preceduto di 7.7 lunghezze il secondo classificato, al secolo Johann Andre Forfang, atterrato a 138.5 metri.
Questi due hanno dimostrato di essere nettamente superiori rispetto alla concorrenza, soprattutto grazie ad un ottimo compromesso tra compensazione e vento effettivamente trovato. Infatti tutti gli altri concorrenti hanno subito distacchi molto ampi, nell’ordine di 15 lunghezze rispetto al campione mondiale juniores 2015.
Si è comunque confermato al vertice Richard Freitag piazzatosi 3°, unico atleta in grado di esprimersi costantemente nei migliori 10 su tutte e tre le performance effettuate sul Rukatunturi, fatto davvero positivo per il ritrovato sassone.
Quarta posizione per Michael Hayboeck, parso sempre più sul pezzo considerando il recente stop per infortunio, che ha preceduto il pettorale giallo Junshiro Kobayashi e Simon Ammann, al primo vero salto convincente della nuova stagione agonistica.
Hanno completato la top 10 atleti di alto rango quali Andreas Wellinger 7°, Kamil Stoch 9° e Dawid Kubacki 10°. In mezzo a questi fuoriclasse della disciplina si è piazzato il trentino Davide Bresadola che è stato autore di una performance davvero convincente da 133 metri ed a dirla tutta è parso avere discreti margini di miglioramento dati i tanti movimenti nella prima fase di volo, maggiori ai canonici a cui ci ha abituato.
Anche Sebastian Colloredo (49°) è riuscito a superare lo scoglio della qualificazione, seppur di un soffio: infatti il friulano è rimasto a lungo uno dei primi atleti esclusi finché non è stato squalificato per sottotuta irregolare il nipponico Ryoyu Kobayashi. L’altro azzurro iscritto alla competizione odierna, Alex Insam, ha fallito l’ingresso nei migliori 50 avendo terminato 68°; proprio dalle prestazioni del gardenese dipenderà il risultato nella prova a squadre in programma domani, a cui prenderà parte anche Zeno Di Lenardo (oggi assente poiché ancora sprovvisto di eleggibilità): gli italiani potrebbero ambire ad entrare nella seconda serie, quindi a piazzarsi nelle prime 8 posizioni.
Molte, troppe le vittime sportive eccellenti del trampolino di Ruka HS 142: i vari Evgeniy Klimov (53°), David Siegel (56°), Roman Koudelka (58°), Noriaki Kasai (64°), Jurij Tepes (65°) ed Anders Fannemel (67°) sono solo alcuni di quelli più sfortunati col vento. Il primo atleta ad aver sperimentato negativamente la recente modifica regolamentare riguardante i prequalificati è stato Daniel Huber (55° ed eliminato) che fino a marzo scorso avrebbe potuto comunque prendere parte alla gara di domenica.
Clicca qui per i risultati completi.
Tante vittime eccellenti nella qualificazione di Ruka, il migliore è nuovamente Stefan Kraft

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