La palma di azzurro della settimana spetta per “acclamazione” a Davide Ghiotto.
A Stavanger, località norvegese che ha ospitato la seconda tappa del circuito di Coppa del Mondo, il quasi ventiquattrenne di Altavilla Vicentina ha scritto una pagina indelebile nella storia dello speed-skating italiano infrangendo la significativa barriera dei 13 minuti sui 10.000 metri, finora tabù per i pattinatori azzurri. Peraltro, quanto realizzato ha assunto i contorni dell’impresa se si pensa che il primato nazionale, già di sua proprietà, è stato abbassato di quasi 8 secondi.
Ghiotto si è imposto nell’evento di gruppo B facendo segnare un tempo (12:53.63) che gli avrebbe consentito di chiudere la prova di gruppo A sul gradino più basso del podio in scia al pluridecorato olandese Sven Kramer (12:50.97), campione iridato in carica sulla distanza, e al canadese di scuola olandese Ted-Jan Bloemen (12:52.64), primatista mondiale nonché stagionale (tempi realizzati in quota).
Per dare una dimensione più precisa della prestazione è sufficiente rimarcare come nella storia della disciplina solamente sette atleti, tra cui sei olandesi di nascita, abbiano ottenuto riscontri cronometrici migliori.
Il tempo ottenuto a Stavanger rappresenta un importante biglietto da visita per la prova olimpica sulla distanza più lunga, che, in virtù del nuovo regolamento, non potrà avere al via più di due pattinatori della medesima nazione. In Corea, il rappresentante del Cosmo Noale Ice, già quinto nell’ultima rassegna iridata disputata proprio sull’ovale a cinque cerchi di Gangneung, proverà a ripercorrere le orme di fuoriclasse come Chad Hedrick e Derek Parra, assoluti protagonisti nelle Olimpiadi invenali dopo essere nati e cresciuti agonisticamente sulle rotelle. In tal senso, anche in casa non mancano esempi di peso in quanto l’attuale segretario generale della FISG Ippolito Sanfratello, prima di laurearsi campione olimpico nella prova a squadre di Torino 2006, fu un atleta di alto livello sulle rotelle.
Oltre ai due olandesi di ordinanza, i probabili rivali per le zone nobili della classifica saranno il canadese di importazione Bloemen, il tedesco Beckert, terzo negli ultimi mondiali e unico non olandese di nascita a vantare un tempo in carriera migliore di quello di Ghiotto, il norvegese Pedersen e il veterano russo Rumyantsev, anche lui salito di colpi a Stevanger.
La squadra azzurra, autrice cronometro e piazzamenti alla mano di un incoraggiante incipit stagionale, proverà ad essere presente nella prova olimpica dei 10.000 metri con due atleti. Al momento, quando la fase di qualificazione è arrivata al giro di boa, l’Italia potrebbe schierare due pattinatori nei 10.000 metri e tre nei 5.000 metri, ma bisognerà attendere gli appuntamenti di Coppa del Mondo in programma a Calgary e Salt Lake City per avere un quadro definitivo della situazione.
In ogni i caso, i risultati di Stevanger hanno rappresentato un’ulteriore conferma del percorso di crescita intrapreso dalla compagine diretta da Maurizio Marchetto. Oltre a Ghiotto, anche Nicola Tumolero (sceso a 13:02:11), Andrea Giovannini (13:05:62) e Riccardo Bugari (13:23:94) sono, infatti, riusciti a ritoccare il primato personale.
Alla luce dell’età e della limitata esperienza in campo internazionale, l’unica certezza è che il meglio debba ancora venire.
AZZURRO DELLA SETTIMANA (8) – Davide Ghiotto (speed-skating)
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