Nelle ultime due stagioni si è tolto tante soddisfazioni, vincendo la sua prima gara in Coppa del Mondo, a Canmore nel 2016, e salendo due volte sul podio nella passata stagione, entrambe a Oberhof, chiudendo anche al 14° posto nella classifica generale di Coppa del Mondo e al nono in quella dell’inseguimento. A 28 anni da poco compiuti, Dominik Windisch si prepara ad affrontare la stagione 2017/18 con grandi motivazioni, consapevole di essere cresciuto moltissimo rispetto alla precedente stagione olimpica, che chiuse però con uno splendido bronzo a Sochi nella staffetta mista. Proprio questo sarà il format di gara che aprirà la stagione il prossimo 26 novembre a Oestersund, dove lo scorso anno con una fantastica volata beffò Shipulin, portando l’Italia sul terzo gradino del podio. L’abbiamo contattato prima della partenza per la Scandinavia, per conoscere le sue sensazioni a poche settimane dal via della Coppa del Mondo.
Ciao Dominik, manca poco al via della stagione: come è andata fin qui la preparazione?
«Molto bene, non ho avuto alcun problema, solo qualche piccolo acciacco ogni tanto, cose normali quando si è in preparazione. Non mi sono mai fermato e per questo motivo sono molto contento. Mi sento molto bene fisicamente e ben preparato, pronto al via della stagione. Sono fiducioso, mi fido del programma che abbiamo seguito».
Nel corso dell’estate vi siete anche comportati piuttosto bene. Questi risultati vi hanno messo maggior fiducia?
«Ovviamente quando si affrontano queste gare, non si è mai al massimo della forma, quindi è sempre difficile valutarle. Certamente rappresentano un ottimo confronto con i nostri avversari, per capire a che punto siamo. Ci siamo comportati molto bene e ciò significa che il livello generale della squadra è buono. Certo, poi bisogna confermarsi in inverno, quando le cose cambiano. Ho visto alcuni miei compagni in crescita. Per esempio Thomas Bormolini ha fatto grandi passi avanti. Anche la settimana scorsa in Norvegia si è comportato benissimo durante i test, sia al poligono sulle quattro serie sia sugli sci».
Rispetto a quattro anni fa, avendo nel frattempo ottenuto anche una vittoria e alcuni podi, arrivi alla stagione olimpica con maggior consapevolezza dei tuoi mezzi?
«Mi sento molto preparato in vista di questa stagione e rispetto a Sochi, quando ero esordiente, questa volta so già cosa mi aspetterà. Ho fatto tanta esperienza in questi anni, sono cresciuto molto e non vedo l’ora di partire. Mi conosco, quest’ultimo è un buon segno. Poi ovviamente non sarà facile ottenere risultati importanti, perché dovranno incastrarsi diversi fattori, compresa la fortuna di fare tutto bene al momento giusto. Poi, purtroppo, ci sono anche gli avversari (ride, ndr)».
Tra dodici giorni prenderà il via la Coppa del Mondo; quali sono i tuoi obiettivi e le aspettative in vista della stagione alle porte?
«Il mio primo obiettivo è iniziare subito bene in Coppa del Mondo, perché fare delle belle gare già all’inizio mi aiuterebbe a prendere fiducia, che è fondamentale nel nostro sport. Quest’anno, poi, ci sono i Giochi Olimpici e ovviamente un atleta punta a far bene in quell’occasione. Io voglio arrivarci in ottime condizioni fisiche e mentali, poi vedremo cosa accadrà in Corea del Sud. In generale spero di mantenere la costanza avuta nella passata stagione. Voglio confermarmi e restare lì davanti».
C’è qualcosa in particolare su cui hai lavorato nel corso dell’estate?
«No, perché dal momento che è la stagione olimpica e negli ultimi anni le cose sono andate abbastanza bene, abbiamo deciso di non cambiare nulla. Posso però dire che mi sento molto meglio fisicamente, ho maggiori energie, grazie a una dieta particolare che sto seguendo e mi sta aiutando molto».