È un periodo di proposte e cambiamenti nello sci di fondo, alla ricerca della spettacolarità, anche al costo, secondo alcuni, di snaturare questo sport, con la possibile introduzione di elementi di skicross e cose del genere. Nei giorni scorsi, dalla Svezia, alcuni fondisti svedesi hanno proposto l’introduzione di gare di pura velocità: i cento metri. Lo hanno fatto Emil Jönsson e Anna Dyvik la scorsa settimana, in occasione di uno di questi eventi, disputato a Oestersund e sponsorizzato addirittura dalla Volkswagen.
Ne abbiamo parlato con il campione del mondo sprint nello skiroll, Emanuele Becchis, spesso protagonista durante l’inverno in questo genere di gare. «Sono quattro anni che vado in Norvegia e Svezia per disputare queste competizioni. Sono diverse rispetto alle attuali sprint di Coppa del Mondo, perché sono velocità pura, una gara per velocisti, mentre le sprint sono quasi una sorta di mezzofondo, in quanto bisogna avere molta resistenza». Il fondista piemontese invita tutti a non dare giudizi affrettati nei confronti di questa proposta. «Ho letto commenti contrastanti – ha affermato – ma, secondo me, alcune persone non hanno mai visto una gara del genere, non sanno di cosa si parla. Vi invito a vedere le immagini del record mondiale sui cento firmato dal norvegese Ludvig Søgnen Jensen lo scorso anno nella super sprint di Hamar, davanti a Klaebo, Chanavat e a me. Questo atleta è impressionante e il suo gesto bello da vedere. Per me non è un’idea da strappare con facilità, perché potrebbe invece aiutare a riportare lo sci di fondo al centro delle città, coinvolgere un pubblico che altrimenti non potrebbe essere catturato dal fondo».
Sono diverse le gare di questo genere che si svolgono in Scandinavia, attraendo anche grandi sponsor. «Ad aprile si disputa una super sprint a Bruksvallarna, in Svezia, in occasione di un evento che comprende anche altre gare di fondo e distanze lunghe. Inoltre si svolgono anche gare leggermente più lunghe, come quella di Cervinia sui 200 metri, che è in leggera salita, tanto che da due anni trionfa Chanavat. C’è poi la Dolomitensprint di Lienz, prima della Dolomitenlauf, sponsorizzata dalla Red Bull, oppure una sprint di 700 metri, alla quale partecipo ogni anno, ad Ostrava, in Repubblica Ceca. C’è sempre molto pubblico presente, tanto spettacolo e anche alcuni sponsor di peso. È un format di gara che si può fare ovunque».
Becchis pensa che la presenza di queste super sprint potrebbe aiutare il movimento. «Sarebbe bello affiancare queste gare ai format classici. Secondo me varrebbe la pena provare, fare un tentativo in un weekend di Coppa del Mondo. Poi se la cosa non riscontrasse interesse, si potrebbe sempre accantonare, ma secondo me avrebbe successo. Sono gare divertenti, anche perché possono capitartene di tutti i colori. Una cosa è certa: è sci di fondo, anche se si gareggia solo per cento metri. Lo stile di sciata può essere un po’ diverso, ma se ci pensate bene, quanto è cambiato il fondo stilisticamente parlando in questi anni? Proviamoci».
LA GARA DEL RECORD MONDIALE