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Sci di fondo

Northug rompe il silenzio stampa: “Sono pronto”

Petter Northug ritorna a parlare dopo un silenzio durato più di un mese; il campione olimpico della 50 km in tecnica classica delle Olimpiadi di Vancouver è in Val Senales con la squadra norvegese per un secondo stage in altitudine dopo essere già stato a Livigno e allo Stelvio. Northug, che a gennaio compirà 32 anni, si sta avvicinando al mese di allenamenti in altitudine per prepararsi alla stagione olimpica dopo una annata decisamente non positiva le cui basi erano state poste in alta quota: "Lo scorso anno qui mi sentivo in buona forma ma quando ritornai a casa realizzai di essere andato in sovra-allenamento. Questa volta la prendo con maggiore calma".
Il campione norvegese non può finalizzare la preparazione alle Olimpiadi perchè "nella squadra norvegese è necessario dimostrare prima di Natale di essere in forma altrimenti addio posto per PyeongChang". Fuori dalla squadra elite, il cammino di avvicinamento sarà per Northug a tappe serrate; a inizio settembre Tor Arne Hetland, direttore tecnico della squadra maschile da una stagione, ha parlato chiaro. Chi non è nella squadra elite per gareggiare nella apertura della Coppa del Mondo di Ruka, dove vi sono a disposizione dieci pettorali, deve almeno guadagnarsi il podio. Una seconda possibilità per incominciare a gareggiare in Coppa potrebbe essere la settimana successiva a Lillehammer dove il contingente nazionale permette di avere più posti da distribuire all’interno della squadra norvegese mentre per le tappe successive a Davos e Dobbiaco la quota a disposizione (6+1) renderebbe molto selettiva la partecipazione.
Per il campione norvegese sarà la stagione della verità, "mi stimola, devo rimanere concentrato e io dò il meglio sotto pressione" è la prima risposta di Petter Northug che continua "Mi sento forte e pronto, non vedo l’ora di gareggiare con i miei rivali". Tra di loro lo svedese Calle Halfvarsson con il quale nei mesi estivi si sono registrate punzecchiature a distanza, "Siamo rivali, ci siamo incrociati spesso anche in staffetta ma non ho iniziato io. Lui ha attaccato e se qualcuno inizia a tirarmi delle pietre deve aspettarsi che gli ritorni contro un bulldozer. Alla fine saranno gli sci a dire chi è il migliore e in questa stagione il migliore sarà incoronato dalle Olimpiadi. E lì farò meglio di Calle".
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