Lasse Ottesen, classe 1974, in gioventù intraprende la carriera di saltatore. Da atleta si toglie parecchie soddisfazioni. Su tutte la medaglia d’argento nella gara su trampolino piccolo ai Giochi olimpici di Lillehammer 1994, a cui si sommano 9 podi nel massimo circuito e il fatto di aver detenuto per due anni il record del mondo dopo essere atterrato a 212 metri nel 1997.
Dopo il ritiro, avvenuto nel 2001, si è subito dedicato alla carriera di allenatore, prendendo contatto con la combinata nordica. È infatti stato tecnico per la parte salto dei combinatisti norvegesi fino al 2004, trasferendosi poi negli Stati Uniti sino al 2008.
Tornato al salto per una breve parentesi nella squadra norge, dal 2011 entra in Fis e dal 2012 diventa il Race Director della combinata nordica, dove ormai è stabilmente impegnato per consolidare la crescita di attenzione attorno alla disciplina verificatasi negli ultimi anni.
Questa stagione è una stagione olimpica, ma nella Coppa del Mondo sono in programma ben 23 gare individuali e 5 a squadre. È questa la dimostrazione che la Combinata Nordica 2.0 varata dopo Sochi 2014 sta funzionando bene?
"Noi pensiamo che sia importante avere stabilità le nostre regole, nonché avere una buona e reciproca cooperazione con le federazioni nazionali e i comitati organizzatori. Come Fis crediamo che questo legame stia incominciando a dare buoni frutti. Lo dimostra la possibilità di organizzare un numero record di gare. Però questo è solo l’inizio, vi è ancora molto lavoro da fare. Siamo comunque contenti dei progressi fatti negli ultimi 4 anni".
State pensando anche di scoprire nuove località in Europa e nel mondo per coinvolgere più nazioni nel panorama della combinata nordica?
"Sì, questa è certamente una parte importante del lavoro che stiamo facendo. Stiamo lavorando con comitati organizzatori in nuovi paesi che possano essere parte del nostro calendario nel futuro. Già dalla stagione 2018-19 speriamo di introdurre più nazioni nel calendario di Coppa del Mondo".
In questa stagione assisteremo alla reintroduzione della mass start in Coppa Continentale. Da cosa nasce questa idea?
"I test sulla mass start che faremo in Continental Cup sono la versione invertita delle gare con il fondo prima del salto. Sarà differente dall’antica mass start in quanto applicheremo le valutazioni dei giudici. Vedremo come funzionerà in Continental Cup. Al momento, tuttavia, non vi sono ancora piani per reintrodurre la mass start nel calendario di Coppa del Mondo".
Collaborate anche con gli atleti? Avete feedback in merito alla direzione presa dalla disciplina?
"Generalmente ottengo buoni feedback durante la stagione da vari combinatisti. In generale discutiamo comunque eventuali migliorie per il futuro. Il rappresentante degli atleti Maxim Lauherte sta facendo un grande lavoro, lui è il mio contatto con il gruppo Coppa del Mondo".
Lo scorso anno la disciplina ha visto la Germania instaurare un dominio pressoché assoluto. Pensa che questa situazione sia destinata a proseguire o possa cambiare?
"Quello che la Germania ha fatto lo scorso anno è stato davvero impressionante. Però sono sicuro che durante l’estate le altre nazioni abbiano fatto passi avanti per ridurre il gap dai tedeschi. Sono convinto che vedremo più Paesi lottare per il podio rispetto alla scorsa annata".
Quale è la vostra principale preoccupazione riguardo il futuro della combinata nordica?
"Al momento nessuna preoccupazione, però per il futuro la sfida maggiore sarà rappresentata dal fatto che le federazioni nazionali hanno sempre più sport nel loro bacino di utenza e che il coinvolgimento dei giovani possa essere sempre più difficoltoso".
Perché un ragazzo o una ragazza dovrebbe provare la Combinata Nordica? Provi a convincerli!
"Come combinata nordica noi educhiamo i giovani atleti in due differenti sport. Diamo loro non solo un’educazione sportiva, ma anche un’educazione nella vita".
Lasse Ottesen: “La direzione presa dalla combinata è giusta, ma c’è molto lavoro da fare”
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