Il simbolico premio di “azzurra della settimana” spetta per acclamazione a Carolina Kostner, seconda classificata nella Rostelecom Cup di Mosca, tappa inaugurale del Grand Prix di pattinaggio di figura. L’altoatesina, sempre più prossima alle trentuno primavere, è stata autrice di una delle migliori prestazioni della lunga carriera sfiorando il primato personale in ogni segmento di gara.
Nell’occasione, Kostner ha confermato l’ormai storico feeling con gli impianti della capitale e, in generale, con l’intera Russia. Non a caso, nelle otto competizioni internazionali disputate tra Mosca e Sochi, nove conteggiando anche il programma corto del Team Event olimpico, in una sola occasione non è arrivato un piazzamento nelle prime tre posizioni.
In particolare, il battesimo sul podio del Grand Prix (novembre 2003) e la prima medaglia iridata (marzo 2005) sono stati festeggiati presso il leggendario Luzhniki Palace of Sports, ma non va dimenticato il terzo posto ottenuto nei Mondiali del 2011 ospitati dalla più avveniristica e capiente Megasport Arena, teatro delle gare degli ultimi giorni e sede designata dei prossimi Campionati europei.
Il connubio con la Russia è diventato ancora più forte da quando è iniziata la collaborazione con Alexei Mishin, tecnico che nel corso della lunga carriera ha allenato soggetti del calibro di Alexei Urmanov, Alexei Yagudin ed Evgeni Plushenko. Il contributo del settantaseienne di stanza a San Pietroburgo è stato fondamentale per registrare la tecnica di salto dopo un lungo periodo di inattività forzata. Tuttavia, il vero merito di Kostner resta quello di avere migliorato la qualità di elementi, che nel corso della lunga carriera non sono mai stati il piatto forte della casa, ma punti alla mano lo sono diventati. In tal senso, è emblematico quanto realizzato con le trottole.
La costruzione dei programmi, coreografati come d’abitudine dalla fidata Lori Nichol, è stata congeniata con l’obiettivo di eliminare rischi inutili valorizzando le caratteristiche della pattinatrice. Ne è venuto fuori un flusso di movimenti, specie con la parte alta del corpo, senza soluzione di continuità volto a supplire alla fisiologica minore velocità rispetto al passato e a un altrettanto fisiologica minore ampiezza degli elementi di salto.
In virtù del risultato ottenuto a Mosca, i podi consecutivi nel Grand Prix hanno raggiunto la doppia cifra. Per essere più chiari, nelle dieci tappe disputate tra l’autunno del 2010 e il 2017 il peggiore risultato è stato un terzo posto.
Ciò premesso il dato più impressionante resta quello della longevità agonistica in quanto, fatto senza precedenti, tra il primo e l’ultimo podio in competizioni di primo livello della categoria maggiore sono trascorsi quasi quattordici anni.
I prossimi obiettivi sono rappresentati dall’accesso alla finale del Grand Prix di Nagoya, che potrà essere acquisito ottenendo un piazzamento nelle prime due posizioni nella tappa di Osaka di metà novembre (non è però escluso che possa bastare anche un terzo posto), dai Campionati europei di Mosca, nel corso dei quali il target sarà la conquista dell’undicesimo podio continentale consecutivo, dalle Olimpiadi di PyeongChang, dove Kostner proverà a diventare la seconda ultratrentenne a mettersi al collo una medaglia individuale dopo la britannica Ethel Muckelt che ci riuscì nel lontano 1924, e infine dai Mondiali di casa in programma a Milano.
Fronteggiare l’attuale concorrenza non appare banale, ma sarà di certo stimolante. Senza scomodare la russa Evgenia Medvedeva, al momento inavvicinabile per le avversarie, la pattinatrice italiana più titolata di tutti i tempi dovrà vedersela con la quindicenne russa Alina Zagitova, tra le atlete più estreme della storia, la canadese Kaetlyn Osmond, in quanto a caratteristiche la più vicina a Kostner, senza dimenticare la nutrita armata nipponica e la terza atleta russa che potrebbe essere una tra Anna Pogorilaya, Maria Sotskova e Polina Tsurskaya. Va rimarcato come la più anziana tra le rivali maggiormente accreditate sia nata quasi nove anni dopo l’italiana, mentre la differenza di età con la più giovane sia superiore ai quindici anni.
Comunque vada a finire, sarà un successo in quanto nulla deve più essere dimostrato.
In ogni caso, Carolina Kostner resta a tutti gli effetti l’atleta battente bandiera italiana più popolare sul fronte delle discipline invernali, dentro o lontano dai confini non fa differenza.
LA CARRIERA DI KOSTNER IN NUMERI
* Contando il programma corto del Team Event olimpico, ha preso parte a 56 competizioni di primo livello o Challenger Series ottenendo 12 vittorie e 39 podi complessivi (12|14|13). Il primato di apparizioni appartiene all’ucraina Elena Liashenko (57).
* Il debutto in un Campionato ISU della categoria maggiore è avvenuto negli Europei di Malmö (SWE) del gennaio 2003 chiusi in quarta posizione. Pochi mesi dopo è stato il turno dei Mondiali (Washington-USA, 10°posizione).
* Tra il 2003 e il 2017 ha preso parte a 13 edizioni dei Campionati europei archiviando cinque successi e un totale di 10 podi (5|2|3).
* Tra il 2003 e il 2017 ha preso parte a 13 edizioni dei Campionati mondiali archiviando un successo (Nizza 2012) e un totale di 6 podi (1|2|3).
* Le presenze in tappe di qualificazione del Grand Prix ammontano a 21, cifra cui è necessario aggiungere 4 finali. In questo caso il primato è detenuto dalla giapponese Fumie Suguri con 34 (30+4).
* Kostner ha disputato la prima tappa di Grand Prix tra il 24 e il 25 ottobre 2003. Il debutto avvenne nell’edizione di Skate America ospitata dalla città di Reading in Pennsylvania. Nell’occasione, ottenne un nono posto.
* Eccezion fatta per Skate Canada, Kostner è salita sul podio in almeno due occasioni in ciascuna tappa del Grand Prix vincendo in Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti. Tuttavia, proprio in Canada, dove non ha mai chiuso una tappa di qualificazione nelle prime tre posizioni, è arrivato l’unico successo in finale datato 2011 (Quebec City).
* Le apparizioni olimpiche sono 3. Nel 2006 è stata designata portabandiera, nel 2014 si è piazzata in terza posizione regalando all’Italia il secondo podio nella storia del pattinaggio di figura dopo quello ottenuto dai danzatori Fusar Poli/Margaglio a Salt Lake City nel 2002.
* Tra il 2003 e il 2014 ha migliorato 14 volte il primato italiano partendo da 127.29 e arrivando a 216.73.
* Nel corso della carriera ha infranto la barriera dei 200 punti in quattro competizioni internazionali di primo livello. Il record appartiene a Medvedeva (13 su 14)
* Dal 23 novembre 2013 al 21 ottobre 2017 ha sempre ottenuto più di 190 punti nelle competizioni di primo livello o Challenger Series disputate.
* Da quando il programma corto prevede 7 elementi (01/07/2010), solamente Medvedeva, Asada e Tuktamysheva vantano un punteggio più alto del 77.24 raggiunto da Kostner nei Mondiali di Saitama del 2014.
* Per quanto riguarda il programma libero, il 142.61 ottenuto nei Giochi Olimpici di Sochi la pone in decima posizione nella graduatoria all-time. La leader della classifica è la russa Medvedeva con 160.46.
* Analizzando i punteggi ottenuti nella somma delle componenti del programma (PCS), Kostner è la seconda pattinatrice all-time nel segmento più corto di gara. (37.46). La sola Medvedeva (38.06) ha fatto meglio. Nel programma libero occupa, invece, la quarta posizione con 73.78 alle spalle di Medvedeva (78.06), Kim (74.50) e Sotnikova (74.41).
* Al momento, Carolina Kostner (215.98) vanta il quinto punteggio stagionale alle spalle di Medvedeva (231.21), Zagitova (218.46), Higuchi (217.63) e Osmond (217.55). Nella graduatoria all-time occupa, invece, la nona posizione con 216.73 punti.
* In categoria juniores ha archiviato un terzo posto nei Mondiali del 2003 e sempre nella stagione 2002/2003 ha vinto la tappa di Junior Grand Prix disputata a Courchevel concludendo la finale al posto d’onore.
* Ha conquistato 8 titoli nazionali assoluti, senza dimenticare l’affermazione in categoria juniores arrivata a 13 anni.