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Sci di fondo

Fondo: una alleanza nordica per salvare le Sprint in alternato

Dopo la presentazione all’ultima sessione della Commissione FIS per lo Sci di Fondo di un certo numero di idee per cambiare i format di gara nella prossima Coppa del Mondo tra le quali la sostituzione della Skiathlon con una Pursuit "tradizionale" e l’abolizione delle prove Sprint in tecnica classica, iniziano a delinearsi gli schieramenti per il voto decisivo di maggio soprattutto su quest’ultima controversa proposta.
Dopo le prese di posizione di alcuni fondisti a difesa della tecnica classica, arriva, attraverso NRK, il parere di Åge Skinstad, il rappresentante norvegese nella sotto-commissione per la Coppa del Mondo. "Siamo [si riferisce alla federazione norvegese, ndr] molto critici sulla proposta di disputare tutte le Sprint in tecnica libera", afferma l’ex-coach, "Potrebbe essere l‘inizio della fine della tecnica classica. Dobbiamo garantire che l’alternato sia presente in tutti i formati di gara perchè l’80% della pratica del fondo è in tecnica classica". 

Dopo aver espresso qualche obiezione anche alla creazione della Team Sprint mista che potrebbe portare alla eliminazione delle due Team Sprint attuali, Skinstad, che si dice subissato da proteste del movimento norvegese, aiuta a comprendere quali siano gli schieramenti in campo. "Sulle altre proposte vi sarà un dibattito anche in Norvegia, ma daremo battaglia per salvare le Sprint in alternato. E non saremo soli, abbiamo già raccolto il pieno consenso di Svezia, Finlandia, Russia e Germania".
Come ampiamente previsto, le nazioni che rappresentano la tradizione del movimento sono le più restie a cambiare i formati di gara mentre le nuove proposte parrebbero andare incontro alle richieste delle "nuove" realtà. Alla fine, tra sette mesi, si andrà alla conta dei voti e quelli del blocco conservatore potrebbero non essere sufficienti.

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