È un calendario molto particolare, quello proposto dalla FIS per la Coppa del Mondo 2017/18. Colpisce, proprio nell’anno olimpico, l’assenza di una staffetta, ma anche la scarsa presenza di altre gare che vedremo poi ai Giochi Olimpici di PyeongChang.
Vi avevamo riportato qualche settimana fa le parole di Jessica Diggins, molto delusa per l’assenza, oltre delle staffette, anche di un prologo o una 5km, con la Coppa del Mondo ridotta esclusivamente a sprint e 10km (nel femminile) o 15km (nel maschile). Ne abbiamo ora parlato con Giuseppe Chenetti, allenatore responsabile della Squadra A maschile di fondo.
«È brutto non vedere nemmeno una staffetta nel calendario – ha affermato il tecnico azzurro – perché quel format di gara rappresenta un confronto tra scuole, è l’occasione per vedere a che punto sta un movimento. Nell’anno olimpico, poi, l’assenza di una staffetta può anche complicarci un po’ la vita nelle scelte».
Chenetti ha però notato che il calendario non renderà semplici le scelte dei selezionatori, non soltanto per la staffetta: «Ci sono poche gare che saranno poi protagoniste alle Olimpiadi. Prendiamo la sprint in classico. Un allenatore potrà fare le sue valutazioni probabilmente soltanto a Planica, perché la prima a Ruka non fa testo, arrivando molto presto, mentre la seconda a Oberstdorf sarà la quarta gara del Tour de Ski, quindi molti sprinter puri non vi parteciperanno. Abbiamo soltanto una gara di skiathlon, per altro a inizio stagione, due mesi prima delle Olimpiadi, mentre per quanto riguarda la 15 in skating, ne abbiamo solo una con partenza a intervalli, quelle di Seefeld. Peccato che per quella data dovremo aver già fatto le pre-convocazioni. Certo uno può fare le sue valutazioni anche basandosi su 15 a inseguimento o mass start, ma è un format di gara diverso. La federazione internazionale probabilmente doveva venirci incontro, perché non sarà facile selezionare gli atleti. Certo, sicuramente sarà più complicato ancora per tecnici norvegesi o russi».
La presenza della gara di Seefeld il 27 e 28 gennaio aumenta i problemi, perché complica l’ipotesi di un raduno pre olimpico per un richiamo di preparazione. «Anche in questo caso avremo una difficoltà in più, perché lo scorso anno abbiamo fatto un raduno di dieci giorni prima dei Mondiali e i risultati si sono visti. Vedremo cosa fare, perché o si salta il raduno oppure dovremo rinunciare con alcuni atleti alla gara. Qualcuno aveva chiesto di spostare questa tappa, ma la richiesta è stata respinta».
A differenza del biathlon, dove l’ultima gara prima dei Giochi sarà quella di Anterselva del 21 gennaio, il fondo avrà una tappa in più. Ovviamente c’è anche la possibilità che possa andare qualche giovane. «A Seefeld potremmo andare anche a contingente pieno, perché non è una trasferta lontana. Sarà magari l’occasione per portare qualche giovane, anche se prima dovrà ottenere ottimi risultati in Coppa Italia e Coppa Europa».