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L’obiettivo di Davide Mancin Majoni: “Voglio crescere ancora”

Nella passata stagione ha ottenuto degli ottimi risultati, cogliendo anche un argento nella mass start Under 21 nei Campionati Italiani di Anterselva, e arrivando sempre tra i migliori junior in Coppa Italia. Davide Mancin Majoni, cortinese che gareggia per l’US Val Padola, è reduce da un 2016/17 di ottimo livello, che gli ha permesso di entrare nella squadra “Progetto Giovani” della FISI. Il giovane veneto è quindi motivatissimo in vista della prossima stagione, come ha confermato nella seguente intervista.

Ciao Davide. Come sta andando la preparazione?
«Bene, quest’anno sono stato inserito nel progetto giovani della nazionale. Mi sto allenando con una qualità superiore rispetto al passato, tante ore di allenamento in più».

Cosa hai provato quando hai saputo di essere stato inserito nella squadra del Progetto Giovani?
«Una parte di me ci sperava dopo i risultati ottenuti nella passata stagione. Quando ho avuto la notizia sono stato molto felice, perché avrò l’opportunità di confrontarmi con atleti molto forti, da poter anche prendere come punto di riferimento per crescere ancora e migliorare».

Ti alleni anche con i tecnici delle nazionali?
«Quando siamo in raduno con la nazionale si, infatti ho avuto l’occasione di allenarmi con Alex Inderst. Nei prossimi raduni, a partire da fine settembre, mi allenerò con la nazionale junior».

Quindi potrai allenarti con giovani che hanno anche vinto medaglie mondiali.
«Si, una cosa molto importante, sarà utile confrontarsi con loro per continuare a crescere. Ai Mondiali hanno dimostrato che anche noi italiani possiamo ambire a raggiungere risultati di importanti a livello mondiale».     

A proposito di risultati: nella passata stagione ti sei tolto tante soddisfazioni; te lo aspettavi?
«In estate avevo avuto degli ottimi segnali, quindi un po’ mi aspettavo di poter fare bene. Certo è stato importantissimo sparare molto bene per riuscire ad arrivare in alto, perché senza il tiro non si va da nessuna parte. Sono soddisfatto, perché ho fatto buone prestazioni sia in Coppa Italia sia nelle gare estere. Ho sparato bene e anche sugli sci sono stato in forma tutto l’anno».

Hai esordito anche in IBU Cup Junior: com’è stato l’impatto con queste gare?
«Il livello è molto alto. Una cosa molto utile per me, perché ho avuto l’occasione di confrontarmi con avversari nuovi, conoscere il livello delle altre nazioni e capire quanto devo crescere per arrivarci».

Qual è il tuo obiettivo in vista della prossima stagione?
«Voglio confermare quanto di buono ho fatto in quella passata e cercare di migliorarmi ancora. Quest’anno punto inoltre a qualificarmi per la prima volta ai Mondiali Giovanili, nei quali spero di ottenere anche buoni risultati».  

Dove ritieni di dover migliorare?
«C’è sempre da migliorare sia nel fondo sia nel tiro, voglio crescere tecnicamente in entrambi».
    
Raccontaci i tuoi inizi: com’è nata la tua passione per il biathlon?
«Ho iniziato praticando lo sci di fondo, ma in tv guardavo sempre il biathlon, ammirando i big norvegesi, che sparavano con precisione dopo aver fatto tanti chilometri sugli sci. Ho sempre desiderato provarci, fino a quando un mio amico mi ha dato questa possibilità e mi sono subito appassionato. Nel fondo me la cavavo, soprattutto in tecnica classica, ma mi piaceva più lo skating. Anche questo è stato decisivo per la scelta di passare al biathlon».

C’è un atleta che consideri un punto di riferimento nel biathlon?
«Martin Fourcade, perché riesce a rimanere sempre calmo e concentrato, al poligono è quasi sempre infallibile. È il più forte anche sugli sci, sa come dosare le sue energie, se deve recuperare riesce ad andare a ritmi altissimi e nello stesso tempo a restare sempre concentrato, non sbagliando nemmeno un colpo. Pensate al modo in cui ha tenuto i nervi saldi nella gara di Oslo».

Guardando al futuro: qual è il tuo obiettivo? E il sogno nel cassetto?
«L’obiettivo, come detto anche in precedenza, è migliorare sempre e cercare di arrivare fino al circuito più alto, la Coppa del Mondo. Inoltre voglio ottenere già quest’anno degli ottimi risultati per riuscire a entrare in un corpo sportivo e proseguire questa attività. Il sogno nel cassetto, quindi, è riuscire ad arrivare in Coppa del Mondo e partecipare anche a Mondiali e Olimpiadi».

C’è qualcuno che vuoi ringraziare per quanto fatto?
«Tutti gli allenatori che ho avuto in passato, a partire da quelli del periodo in cui ho fatto fondo. Inoltre voglio ringraziare i miei allenatori attuali, in particolare Pierino Fontana Hoffer che mi segue ormai da quattro anni. Infine dico grazie alla mia famiglia che mi aiuta e sostiene da sempre»

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