Il prossimo weekend si svolgerà a Chaykovskiy, in Russia, il Mondiale di Summer Biathlon, che vedrà al via tanti protagonisti della Coppa del Mondo. Si comincerà venerdì 25 agosto con le staffette miste, poi sabato le sprint e infine domenica le gare a inseguimento.
Tra coloro che gareggeranno in Russia ci sarà anche il poliziotto cuneese Pietro Dutto, che vuole subito trovare le giuste sensazioni e vivere una stagione da protagonista, per raggiungere il suo obiettivo di tornare in Coppa del Mondo e qualificarsi per le Olimpiadi di PyeongChang.
L’idea di partecipare a questa competizione è nata un mese fa, in occasione del Frassinoro Summer Biathlon Festival di Forni Avoltri. «Per inaugurare il nuovo centro federale – ha spiegato Dutto a Fondoitalia – era presente anche Maygurov, vice presidente dell’IBU, il quale mi ha invitato a partecipare al Mondiale di Summer Biathlon. Ho accettato molto volentieri, perché ho avuto poche occasioni fin qui di allenarmi con altri biatleti e utilizzare per più giorni centri di biathlon con skiroll e poligono. In Russia, quindi, avrò l’occasione di allenarmi nelle migliori condizioni e confrontarmi con atleti di altissimo livello, mettendo fieno in cascina in vista dell’inverno. Ci saranno biatleti di grande calibro, come Shipulin e i suoi compagni di squadra della Russia, oltre a tanti provenienti dell’est Europa».
Per Dutto sarà la seconda gara competitiva di questa lunga estate, dal momento che è stato già tra i protagonisti del Frassinoro Summer Biathlon Festival. «Era un format di gara molto particolare – ha ammesso il poliziotto cuneese – così quando ho visto che ero stato estratto con la svizzera Lena Haecki, protagonista di una bella stagione l’anno passato, ero ancora più motivato a far bene, anche perché quel tipo di gara è molto divertente e inoltre era presente anche tanta gente. Purtroppo al primo poligono Lena ha avuto qualche problema, a causa della giornata piuttosto ventosa, perdendo subito un minuto e mezzo, così mi si sono un po’ scaricate le pile già prima di partire. Va detto che hanno sbagliato in molti perché il vento non era regolare. Io ho fatto tre belle serie e una negativa, nella quale ho usato più ricariche. Per me è stato un po’ tutto nuovo dopo mesi lontano dalle gare. Ho visto che devo lavorare ancora molto sugli skiroll. Comunque è sempre bella questa manifestazione».
Il rinnovato Centro Federale di Piani di Luzza è un fiore all’occhiello per il nord est. Per questo motivo Dutto si augura che non resti un caso isolato. «Mi sono trovato bene come sempre, mi sono allenato e ho gareggiato già diverse volte a Forni Avoltri, prima che diventasse Centro Federale. Ha una delle piste di skiroll più belle che ci sono nell’arco alpino, con una grande varietà di percorsi. So che hanno intenzione di migliorare ulteriormente questa struttura, costruendo anche una palestra più grande. Bisognerebbe avere un centro del genere anche nel Nord Ovest, per aiutare noi atleti che viviamo da queste parti, oppure dovrebbero metterci in condizione di andare lì. Insomma dovremmo imitare i tedeschi, che nei loro centri federali hanno gli allenatori pagati per stare lì ed essere a disposizione di tutti».
Nel frattempo Dutto si sta allenando con i fondisti delle Fiamme Oro. «Mi sta facendo molto bene, perché sto svolgendo diversi lavori in più rispetto al classico allenamento da biatleta, alternando per esempio la pista al passo dolomitico. Inoltre ritengo importante allenarmi anche sul classico». L’atleta cuneese è molto motivato in vista di una stagione nella quale punta a tornare in Coppa del Mondo e qualificarsi per le Olimpiadi per PyeongChang. «Cosa devo fare per conquistare un posto in Corea? Sparare bene e andare forte sugli sci come lo scorso anno. La strada da percorrere è lunga e passa per l’essere pronto già nelle prime gare. Per questo motivo mi sto già cercando delle occasioni di confronto, così posso arrivare già preparato al via della stagione. Inoltre non dovrò avere troppa fretta di ottenere il risultato fin da subito, altrimenti rischio di crearmi pressione e agitazione. Infine voglio curare con molta attenzione il tiro, più di quanto non abbia fatto lo scorso anno». Insomma Pietro Dutto ha già in testa tutto il percorso da compiere, non deve far altro che seguirlo.