Therese Johaug dovrà aspettare ancora prima di conoscere il suo destino. L’atleta norvegese, infatti, non riceverà già domani la decisione del TAS di Losanna circa la sua squalifica per il caso di doping che l’ha coinvolta nell’estate passata. L’Arbitrato svizzero aveva già rinviato la comunicazione del giudizio definitivo sul caso Johaug, inserendo la deadline del 18 agosto. Invece, oggi, alla vigilia del verdetto, il TAS ha chiesto altri giorni prima di esprimersi, promettendo una risposta per martedì 22 agosto. Un nuovo rinvio che, ovviamente, preoccupa l’entourage dell’atleta, perché significa che all’interno del TAS, probabilmente, non tutti la pensano alla stessa maniera e il rischio di un inasprimento della pena, che termina al momento il prossimo 18 novembre, è possibile.
“Non so cosa dire – ha affermato Jørn Ernst, manager dell’atleta, a Dagbladet – sono stato appena informato e mi chiedo quale sia il motivo per posticipare ancora il giudizio finale, dopo che l’avevano già rimandato di 14 giorni e promesso una di comunicare la decisione per domani. Non so cosa dire e come interpretare la cosa. Non riesco proprio a capire quale sia la motivazione che ha spinto a un nuovo rinvio”.
L’atleta norvegese ha ricevuto la comunicazione, mentre è in Italia dove si sta allenando sull’Alpe di Siusi, proseguendo la sua personale preparazione in vista della prossima stagione. Sicuramente, però, dopo questo nuovo il rinvio, il morale non sarà alle stelle e il dubbio che possa arrivare un inasprimento della pena – la FIS ha richiesto almeno 16 mesi, contro i 13 attuali che terminerebbero il 18 novembre – cresce di rinvio in rivio.
