Ripetersi non è mai facile, figuriamoci se agli avversari sempre più forti ci si aggiunge anche un brutto infortunio e un’operazione a pochi mesi dal grande evento. Emanuele Becchis, però, come ogni grande campione, ha avuto la capacità e il merito di ripetersi nonostante tutto, confermandosi campione del mondo nella sprint.
«Anche dopo l’infortunio ci ho sperato e creduto sempre – ha esordito il campione del mondo – sapevo fin dall’inizio che questa medaglia d’oro rappresentava il mio grande obiettivo. Ho lavorato duramente per questo momento e ce l’ho fatta, grazie anche ai fisioterapisti e i preparatori, che mi hanno permesso di arrivare in ottima condizione a questa gara».
La gioia per il secondo oro mondiale in carriera è diversa per l’atleta cuneese, rispetto a quella per il suo primo successo: «È stato strano, perché due anni fa, in Italia, fu tutto bellissimo, ma alla vigilia della gara mi sentivo più forte rispetto agli avversari. Quest’anno, invece, non ero così certo della vittoria, perché vi arrivavo dopo un periodo difficile e soprattutto la gara nemmeno si adattava troppo alle mie caratteristiche, in quanto il percorso era in leggera discesa e non riesco a raggiungere certe velocità. Inoltre c’era rischio di pioggia e ho sperato sino all’ultimo che non piovesse, perché ho sempre patito la pista bagnata. Per fortuna non è accaduto. In gara ci ho creduto si dall’inizio, ho vinto le batterie senza faticare troppo, riuscendo a prendere sempre un bel vantaggio sull’avversario nella prima metà di gara. Questo mi ha consentivo di arrivare in finale con molte energie e dare tutto contro un avversario tostissimo».
Becchis è riuscito nella cosa più difficile, confermarsi: «Questa è forse la cosa più bella, non sapevo se ce l’avrei fatta, ma ho preparato questa gara alla perfezione, curando ogni minimo dettaglio, dalla partenza alla velocità massima, grazie anche all’azienda che mi fornisce gli skiroll. Ho programmato la stagione per arrivare al massimo della forma in occasione di questo evento e ci sono riuscito».
Con il successo nella sprint lo skirollista dello Ski Avis Borgo è anche salito in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo: «Sono felice – ha ammesso – ma perderò presto il pettorale di leader, perché non farò la mass start in salita per concentrarmi sulla team sprint».