L’attesa è finita. Con le prime gare giovanili della mattina, che hanno visto impegnati Ragazzi e Allievi, ha preso il via il “Frassinoro Summer Biathlon Festival”, che per la prima volta si svolge a Forni Avoltri, presso la Carnia Arena International Biathlon Centre di Piani di Luzza. Un evento nell’evento, perché oltre al 5° Trofeo Imso Ceramiche, con tanti big del biathlon che domani si sfideranno nello splendido centro friulano, sabato mattina sarà anche inaugurata la rinnovata Carnia Arena, alla presenza del vice-presidente dell’IBU, Viktor Maygurov. Tutto è stato preparato alla perfezione, così oltre al clou del biathlon, con la presenza degli atleti azzurri oltre a star internazionali del calibro di Kaisa Makarainen, si riuniranno anche i fondisti che hanno regalato all’Italia l’oro olimpico in staffetta a Lillehammer nel 1994 e Torino nel 2006, successi giunti a 12 anni di distanza l’uno dall’altro, con la speranza che, dopo altri dodici anni, possa arrivare un clamoroso passaggio di consegne in occasione di PyeongChang 2018.
Per parlare di questo grandissimo evento, abbiamo incontrato Alessandro Genuzio, membro del comitato organizzatore di Forni Avoltri.
Buon pomeriggio Alessandro. Dopo tanto lavoro è arrivato il momento del grande evento: come state?
«Siamo molto carichi e convinti che uscirà un grande spettacolo. Abbiamo alle spalle un grandissimo lavoro, cominciato nel momento in cui si è deciso di organizzare questo appuntamento, coinvolgendo gli atleti italiani. Poi la fortuna aiuta gli audaci, coloro che se la cercano, così abbiamo sfruttato ogni occasione che ci è capitata in questi mesi, riuscendo a mettere su un parco partenti di livello altissimo per la 5ª edizione del Trofeo IMSO Ceramiche. Nel femminile abbiamo tante big come Makarainen, Wierer, Vittozzi e Gasparin, per fare alcuni nomi, mentre tra gli uomini Windisch, Hofer e Bauer. Inoltre siamo riusciti anche a unire il fondo, coinvolgendo tanti atleti del passato, con le nazionali che hanno vinto l’oro alle Olimpiadi, ma anche del presente e del futuro, con Ilaria Debertolis e Caterina Ganz, le due big del fondo italiano al femminile, e gli Under 23 della nazionale. Siamo gasatissimi e felici di aver messo su questo evento, che inaugura la Carnia Arena International Biathlon Centre di Forni Avoltri. Iniziamo con il botto ed è una grossa soddisfazione».
Come avete fatto a coinvolgere Kaisa Makarainen? Un vero colpo da novanta.
«Sono stati decisivi i contatti degli amici del “Frassinoro Biathlon Friends”, coloro che nel 2012 diedero vita a questo evento in Emilia. Sono degli appassionati di biathlon, dei veri tifosi che girano sempre l’Europa. Hanno stretto amicizia con diversi personaggi, tra i quali Armin Auchentaller, oggi tecnico della Svizzera. In questa maniera siamo riusciti a portare la nazionale rossocrociata. Fortuna ha voluto che Kaisa Makarainen avesse già previsto da tempo di aggregarsi alla nazionale svizzera per alcuni allenamenti sulle Alpi, così Auchentaller gli ha proposto di partecipare all’evento e lei ha accettato. Alla fine si può dire che è stato anche facile averla».
Non solo biathlon, visto che per la prima volta si riuniranno le staffette d’oro di Lillehammer e Torino.
«Alcuni di questi atleti, come Silvio Fauner e Pietro Piller Cottrer, provengono da queste zone e sono direttamente coinvolti con le nazionali e la federazione. Entrambi hanno fatto parte delle staffette d’oro, così hanno esteso l’invito anche agli altri atleti e hanno tutti accettato, una cosa che in parte ci ha anche sorpreso. Ci saranno anche medagliati mondiali del biathlon come Zingerle e Favre, oggi allenatori in nazionale. Insomma in un modo o nell’altro abbiamo riunito una ventina di atleti che hanno conquistato medaglie mondiali o olimpiche. Poi ci sono anche quelli del presente, perché nelle nazionali azzurre abbiamo diversi medagliati mondiali e tre membri della staffetta che ha vinto il bronzo a Sochi, oltre ai giovani sia del biathlon sia del fondo che hanno conquistato medaglie agli ultimi Mondiali giovanili. Sarà divertente inserire nello stesso contesto campioni del passato, presente e magari futuro, unendo biathlon e fondo».
Com’è nata l’idea di organizzare questo evento a Forni Avoltri?
«Come sapete il Frassinoro Summer Biathlon Festival è nato sull’Appennino, nel 2012, dall’idea di alcuni appassionati di biathlon del gruppo “Frassinoro Biathlon Friends”. Per delle loro problematiche locali non hanno più potuto organizzare questo evento, che era più una kermesse, nella loro località. Ci siamo incontrati ed è nata una proposta di collaborazione, nella quale noi ci occupiamo dell’organizzazione sportiva, rendendola più professionale possibile, mentre loro del contorno, con la parte musicale, il tifo e le feste. Per gli atleti sarà una bella occasione di affrontare una gara vera, in quanto il format è stato rivisto rispetto al passato, seguendo lo standard delle gare IBU, mentre il poligono è ovviamente più grande e molto professionale, utile per gli atleti, che affronteranno un vero e proprio allenamento. Abbiamo poi tantissimi giovani iscritti, perché il bacino di Friuli e Veneto è molto grande. I giovani però sono arrivati anche dalle altre regioni, perché volevamo che tutti provassero l’ebrezza di gareggiare sulla stessa pista degli atleti di Coppa del Mondo. I migliori prenderanno parte sabato alle finali con il nuovo format di gara della mini sprint, mentre i big si sfideranno in una single mixed relay. Inoltre per inaugurare il centro abbiamo il vice presidente IBU, Viktor Maygurov, invitato da noi tramite una mail ufficiale. L’augurio, ovviamente, è di fare bella figura per riprendere quella credibilità che Forni Avoltri aveva un po’ perso a livello internazionale».
Un primo passo per poi organizzare altri eventi internazionali?
«Puntiamo al Mondiale Juniores e rientrare nel circuito dell’IBU Cup, magari in rotazione con Val Ridanna e Val Martello, visto che Forni Avoltri fino a pochi anni fa era una tappa fissa. Questo centro, poi, non è solo adatto al biathlon ma anche allo sci nordico. Vedremo, quindi, se riusciremo a organizzare anche qualcosa come fondo, perché abbiamo un ottimo impianto di innevamento artificiale che permette agli atleti di sciare già a novembre. L’anello di skiroll è tra i più grandi d’Italia, 4.5 km, e si può ripetere anche in inverno. L’evento che si svolge in questi giorni, preparato con professionalità elevata, è stato anche organizzato per testare le nostre competenze e in qualche modo rappresenta pure un modo per farsi giudicare dall’IBU e dagli atleti, per capire se siamo pronti. Poi ha avuto anche un ottimo impatto turistico, visto che gli alberghi sono tutti al completo, come non accadeva da tanto tempo. Insomma, ora sta a noi dimostrare il nostro valore e portare tutto a buon termine».
È stata grande anche la visibilità.
«Siamo riusciti a creare un contatto diretto con Discovery, quindi sarà uno dei primi eventi a essere seguito interamente da Eurosport Italia, una collaborazione che ci auguriamo di poter proseguire. A raccontare l’evento saranno Massimiliano Ambesi e Dario Puppo, due voci storiche del biathlon in Italia, persone che sono state fondamentali per la crescita del movimento in questo paese. Abbiamo anche diverse tv estere, pure una troupe russa, che ha seguito Maygurov».
Prossimi appuntamenti?
«Forni Avoltri sarà anche sede dei campionati italiani di skiroll a settembre, i primi sotto l’egida della FISI. Un altro grande appuntamento per noi, perché non saranno presenti soltanto i migliori skirollisti, ma anche gli atleti del fondo italiano, compreso il campione mondiale Federico Pellegrino».