Nel raduno, che da martedì 20 a martedì 27 giugno vedrà impegnata la Squadra A maschile della nazionale azzurra di fondo in Val di Fiemme, sarà presente anche Sebastiano Pellegrin. Il poliziotto moenese, classe ’94, è reduce da una discreta stagione, nella quale ha anche ricevuto la convocazione per i Mondiali di Lahti e ora si ritrova ad avere il ruolo di aggregato della squadra A azzurra, con buone possibilità, quindi, di giocarsi un posto per i Giochi Olimpici di PyeongChang. È un Pellegrin, quindi, molto motivato quello che si avvicina al raduno di martedì. «Per me è una grande opportunità – ha ammesso il moenese – perché avrò l’occasione di confrontarmi con gli atleti della squadra A per quattro o cinque raduni estivi e autunnali».
Essere aggregato alla Squadra A sicuramente lo avvicina di più alla Coppa del Mondo, ma Pellegrin è consapevole che dovrà lavorare molto per prendersi un pettorale per questa competizione. «Soltanto l’inverno dirà se avrò la possibilità o meno di gareggiare con continuità in Coppa del Mondo – ha ammesso l’azzurro – perché prima dovrò ottenere dei buoni risultati per arrivarci. Oggi ho un piede dentro la squadra nazionale e questo è un passo in avanti rispetto alla passata stagione. Si decide tutto con i risultati. Sicuramente allenarmi con questi atleti, mi darà uno stimolo in più».
Nella passata stagione Pellegrin ha esordito in Coppa del Mondo e ha anche ricevuto la convocazione per il Mondiale. «L’esperienza mondiale me la sono meritata solo in parte – ha affermato con molta onestà il moenese – perché ho avuto diversi alti e bassi nel corso della stagione, sono sempre alla continua ricerca della costanza. Vedremo se la prossima stagione sarà quella giusta per esplodere. Certamente l’aver disputato alcune gare di Coppa del Mondo e partecipato ai Mondiali rappresenta uno stimolo in più e mi sarà di grande aiuto, perché ho visto i ritmi dei “mostri”, so su cosa devo lavorare e migliorare. Per fortuna ora mi allenerò con gente come De Fabiani e Nöckler, atleti che per me sono sempre stati fonte di ispirazione».
Sicuramente Pellegrin vede molto più vicini alcuni suoi sogni, anche se curiosamente, quello principale non è l’Olimpiade: «Sarebbe bello potersi attaccare sulla fronte l’etichetta di olimpionico – ha spiegato – per riuscirci dovrò partire bene e poi mantenere un ottimo rendimento. Lo scorso anno mi sono qualificato ai Mondiali quando sembrava impensabile, oggi invece parto più avanti. Devo però ammettere che il mio grande sogno è partecipare al Tour de Ski, correre in Val di Fiemme davanti alla mia gente. Sarebbe uno spettacolo, sarei proprio curioso di vedere come ci si sente».