Il grande giorno è arrivato. Domani prenderà il via la quattro giorni di calcio giovanile in Valle d’Aosta, con il Memorial “Livio Forma”, al quale parteciperanno Allievi 2000, Allievi 2001, Giovanissimi 2002, Esordienti Elite 2004 con squadre professionistiche. Da venerdì partirà il vero e proprio Snoopy Trophy – 6° Trofeo Valle d’Aosta Calcio. Un’edizione particolarmente importante, in quanto è la prima dopo la separazione dalla Disney, con cui veniva organizzato fino allo scorso anno il Trofeo Topolino. Per entrare nel clima del torneo abbiamo contattato Renzo Bionaz, presidente del comitato organizzatore, particolarmente soddisfatto per l’ottima risposta avuta, con ben 246 squadre iscritte.
Buon pomeriggio Bionaz: mancano poche ore all’inizio di questa quattro giorni di calcio che coinvolgerà Gressan e tutta la Valle d’Aosta. È emozionato?
«Come sempre c’è un po’ di emozione, non vediamo l’ora di veder arrivare tutti questi bambini, molto felici di essere protagonisti in questo evento. Ciò qualifica tutto il lavoro che abbiamo fatto, è per noi una grande soddisfazione vedere questi bambini che giocano sui nostri prati e campi sportivi. Nel nostro torneo regna il divertimento, per questo motivo siamo soddisfatti di quello che facciamo».
È stata la prima volta che avete organizzato questo torneo da quando non è più presente la sponsorizzazione della Disney.
«Si, è stata durissima, ma abbiamo ricevuto una grande risposta da parte delle società. Due mesi fa eravamo un po’ spaventati, poi invece sono arrivate tante risposte, grazie anche alla pubblicità che abbiamo fatto a questo evento. Molta gente, inizialmente, credeva che senza “Topolino” non si sarebbe disputato alcun torneo. Invece sarà identico, con la stessa formula e gli eventi collaterali, con la sola differenza che il villaggio si chiamerà “Snoopy” e non “Topolino”».
Può darci alcuni numeri?
«Siamo arrivati a poco meno di 250 squadre, non c’è stato alcun calo rispetto al passato. Purtroppo alcune squadre sono state costrette a rinunciare per cause di forza maggiore. Per noi è un anno zero, eppure si giocheranno ben 1250 partite. Per quanto riguarda i pasti, si aggirano su 17-18mila in tre giorni, mentre nell’area verde di Gressan serviremo ogni sera 2500 pasti in meno di due ore. Durante il giorno, invece, saranno le pro loco locali a servire il pranzo sui campi».
Numeri importanti.
«Massimo Capusotto e Loris Chabod sono due numeri uno per queste cose, hanno fatto un grande lavoro. Giochiamo su ventisette comuni, coinvolgiamo tutta la dorsale della Valle d’Aosta, così bisogna pensare a tante cose, dagli alberghi ai trasferimenti delle squadre, riuscire a far combaciare tutto».
Quanto è importante creare, attorno al torneo di calcio, degli eventi a esso correlati?
«Questo è importantissimo. Per questo motivo allestiamo nella nostra area verde diverse aree di gioco, per alimentare quella voglia di stare insieme che hanno i bambini, ma anche i genitori. La sera organizziamo diversi spettacoli, non soltanto per i giovanissimi, ma anche per i più adulti. Quest’anno, per esempio, avremo la fortuna di ospitare una cover band dei Pink Floyd, nella quale canta una vocalista originale del gruppo. L’evento ha già circa ventimila “mi piace” su facebook».
Cosa vi spinge a mettervi in gioco ogni anno per organizzare questa manifestazione?
«È partito tutto da quattro amici al bar e non ci vogliamo fermare. Dopo l’addio della Disney, siamo stati ancora più motivati dall’orgoglio di continuare, oltre la voglia di fare qualcosa per gli altri. Per noi è bellissimo vedere la gioia di questi ragazzi e anche dei 1200 che ogni anno si presentano come volontari per fare in modo che il torneo sia ben organizzato. Ogni anno è sempre più difficile, perché negli anni si sono create nuove problematiche, ultima quella della sicurezza. Ora nell’area verde non possiamo più parcheggiare, per rendere tutto più sicuro, così bisognerà farlo nei prati adiacenti. Siamo stati fortunati nell’aver trovato, però, la comprensione del Questore, che ci è venuto incontro e ci ha aiutato, perché per noi la sicurezza è la prima cosa».
La giornata di giovedì è dedicata a Livio Forma.
«Oltre che un grande giornalista, Livio è stato prima di tutto un amico, tanto che ha contribuito alla nascita di questa idea, ci ha aiutato con il suo carisma e la sua grande conoscenza di questo mondo, visto che per me era una novità, arrivando dallo sci. È stato presidente onorario, una figura per noi fondamentale, perché gli bastava una telefonata per risolvere ogni problema. Dedicargli una parte del torneo era il minimo che potessimo fare».
L’augurio che fa alla vigilia del torneo?
«Spero che tutto vada nel migliore dei modi e che domenica sera saremo stanchi, ma soddisfatti. Speriamo che andrà bene come negli altri anni, ma sono convinto di si, perché non siamo perfetti ma quasi. Poi mi auguro che nessuno faccia male e il meteo, come sembra, ci aiuti. Abbiamo già raggiunto un traguardo enorme riuscendo ad avere più o meno lo stesso numero di squadre degli altri anni. Siamo stati coraggiosi e questo è il giusto premio».