Manca ormai pochissimo alla partenza della prima edizione dello Snoopy Trophy, sesto Trofeo Valle d’Aosta Calcio, che coinvolgerà tutta la regione valdostana dal 15 al 18 giugno. Un numero grandissimo di squadre partecipanti e anche (anzi, soprattutto) volontari, che lavoreranno per fare in modo che tutte le cose vadano per il verso giusto. Ne abbiamo parlato con Paola Empereur, impegnata proprio nell’organizzazione dei volontari, insieme alla presidente della Pro Loco di Gressan, Monica Cuneaz.
“Come tutti gli anni abbiamo tante cose da fare fino all’ultimo – ha spiegato Paola Empereur – perché gli ultimi giorni sono quelli più caldi, dal momento che si hanno i calendari e dobbiamo trovare le ultime sistemazioni, capire i numeri che girano su ogni campo e gestire i ragazzi, le squadre e le famiglie, per fare in modo che tutto vada per il verso giusto”.
L’organizzazione sta lavorando moltissimo in questi giorni: “Insieme alla Pro Loco di Gressan – ha spiegato – abbiamo raccolto i nominativi di tutti i volontari, che dobbiamo distribuire per le quattro giornate. Bisogna coordinare le persone che ci danno una mano come punto informazioni, nel check in delle squadre, nell’accoglienza, nel dare informazioni a coloro che giocano fuori Gressan. Poi ci sono le problematiche che si sviluppano giorno per giorno, perché non tutti nelle ore libere si fermano nell’area verde di Gressan, dove c’è l’animazione, ma qualcuno vuole spostarsi e visitare la Valle d’Aosta, così cerchiamo di dare qualche informazione turistica”.
Paola Empereur ha poi sottolineato l’impegno di coloro che aiuteranno nell’organizzazione del torneo: “Abbiamo tanti volontari sia nell’area verde di Gressan sia sui tanti campi sportivi. Qui sono direttamente le società ad avere i propri volontari, perché ogni campo va preparato, si devono offrire servizi sul posto, arbitrare le partite, accompagnare gli atleti ai punti ristoro, dal momento che ogni campo ha un suo punto di riferimento per il pranzo, possono anche affidarsi a ristoranti collegati, oppure offrire il pranzo direttamente al campo. La cena invece è sempre a Gressan. Abbiamo superato le mille unità di volontari, qualcuno è attivo da mesi, altri inizieranno direttamente in quei giorni”.
Paola ha voluto poi spiegare cosa spinge tante persone a sacrificare il loro tempo nell’organizzazione di questo evento. “Per quanto mi riguarda, ma penso che questo valga per molti, è la parte umana che mi spinge a fare ciò, il senso di condivisione. Non abbiamo tanti eventi che portano così tante persone nella nostra area verde ed è bello partecipare con la gente della propria comunità. È bello ritrovare persone che, per diversi motivi, non vedi da tempo, lavorare insieme, ma fare anche festa, perché una volta finito si rimane nell’area verde per partecipare agli spettacoli. Altri, invece, sono spinti dalla passione per il calcio, per esempio mio marito. La cosa più bella è vedere questi bambini giocare, è uno spettacolo, perché sono felici e si divertono”.
Infine ha voluto ringraziare tutti i volontari: “È un lavoro impegnativo ed è bello vedere le persone che ringraziano i volontari per il pranzo o la cena. Sono felici perché oltre a mangiare bene, apprezzano anche l’accoglienza e il modo in cui vengono serviti. Per quanto mi riguarda, ai volontari va un grande ringraziamento, perché senza di loro non sarebbe possibile”.