“Hellweger è una scommessa che a me piace particolarmente”. Parole di Giuseppe Chenetti, allenatore responsabile della nazionale di fondo italiana, che è stato ben contento di far nascere un gruppo “under 23 sprint” della nazionale inserendo il giovane altoatesino e Giacomo Gabrielli. A 21 anni ancora da compiere, Michael Hellweger, dello Sci Club “Amat Sarntal”, gode della stima dello staff tecnico azzurro, soprattutto dopo la bella prestazione di Otepae, quando in Coppa del Mondo è arrivato ad appena 2” dalla qualificazione, nonostante le condizioni della neve fossero difficili. Il giovane bolzanino, cresciuto in Val Sarentino, punta deciso sulla prossima stagione, vuole provare a entrare in un Gruppo Sportivo, ma soprattutto ha l’ambizione di essere una presenza fissa in Coppa del Mondo, come ha confessato in questa intervista che ci ha concesso.
Ciao Michael. Sei stato inserito nella squadra sprint under 23; una grande notizia per te.
«Si, mi ha fatto molto piacere, anche perché nella prossima stagione voglio andare più forte e per riuscirci dovrò lavorare di più. Sarà ancora più bello farlo insieme alla squadra nazionale under 23. Non dimentichiamo, poi, che l’Italia ha il campione del mondo sprint, quindi noi giovani abbiamo il dovere di cominciare ad andare più forte».
Hai anche la stima di Chenetti, una cosa importante per te.
«Si moltissimo, avere la sua stima fa davvero molto piacere e mi regala maggiore fiducia».
Nella passata stagione hai esordito in Coppa del Mondo: puoi descriverci le emozioni che hai vissuto a Dobbiaco e Otepae?
«È stata una una cosa bellissima, soprattutto per me che non faccio parte di alcun gruppo sportivo e nella passata stagione non ero nemmeno in squadra nazionale. La gara di Dobbiaco non è andata benissimo, perché ho pagato troppo l’emozione dell’esordio, ero molto nervoso. In Estonia, invece, ero molto più tranquillo. Sono partito tra gli ultimi e la neve era in condizioni molto difficili, soprattutto per un atleta con le mie caratteristiche, invece ho sfiorato addirittura la qualificazione e i miei primi punti in Coppa del Mondo».
Un risultato che ti avrà dato molte motivazioni in vista della nuova stagione.
«Sono motivatissimo, perché dopo questo risultato sono anche entrato in squadra nazionale. Voglio fare una bella stagione e tornare in Coppa del Mondo, dove voglio anche superare la qualificazione e andare a punti».
Sarebbe anche importante, per te, riuscire a entrare in un gruppo sportivo, una cosa fondamentale per un atleta.
«Purtroppo so che sarà molto difficile riuscire a entrare in un gruppo sportivo, soprattutto per un atleta come me, che ha risultati praticamente solo nelle sprint. Attorno a me, molti mi dicono che riuscirò a farcela, perché ho già disputato due gare di Coppa del Mondo, ma oggi è più complicato entrare, perché siamo tanti e i posti sono pochi».
Pensi mai alla possibilità di qualificarti addirittura per le Olimpiadi di PyeongChang?
«Un po’ ci penso, ma preferisco fare un passo una volta, andare per gradi. Quindi inizio con l’obiettivo di fare una bella stagione in Coppa Europa, ovviamente tornare in Coppa del Mondo, che è il mio pensiero fisso. Poi, se le cose dovessero andare come mi auguro, allora, perché no, si potrebbero anche spalancare le porte per la Corea».
Ti concentrerai esclusivamente sulle sprint?
«Questo format è la mia specialità, però farò anche le altre gare, parteciperò alle distance».
Torniamo indietro nel tempo: come hai iniziato con lo sci di fondo?
«Ho iniziato da piccolo e mi ha subito conquistato, perché mi è sempre piaciuto tantissimo stare molto a contatto con la natura ed allenarmi. Sono entrato nello sci club, ho disputato le prime gare ottenendo anche ottimi risultati, quindi, quando sono cresciuto, ho investito su me stesso, scegliendo la scuola sportiva di Malles. A quel punto ho capito di non volere più lasciare questa attività».
Hai trovato difficoltà nel conciliare studio e sport?
«È sempre molto complicato, per questo motivo dopo la terza ho lasciato per concentrarmi soltanto sull’allenamento. Voglio andare sempre più forte ed essere una presenza fissa nella Coppa del Mondo».
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
«I miei obiettivi li ho già dichiarati, entrare in squadra e partecipare a gare di Coppa del Mondo. Se devo sognare, voglio allora farlo per bene e alzare di molto l’asticella: vincere la Coppa del Mondo (ride ndr)».
Hai un idolo o un punto di riferimento nel fondo?
«Ho due fondisti che sono degli esempi per me: Dietmar Nöckler e Federico Pellegrino. Sono due atleti magari diversi tra loro come caratteristiche, ma entrambi rappresentano per me dei grandi punti di riferimento. Chicco è il leader della sprint in Italia, quindi posso guardare a lui soltanto come a un esempio da seguire. Diddi è un grande atleta, capace di far bene su diverse distanze, ma soprattutto è una bellissima persona».