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Sci di fondo

Fondo, Giuseppe Chenetti: “Chi non è in Squadra A non deve abbattersi, ma avere maggiori stimoli perché le porte sono aperte a tutti”

Già ieri pomeriggio vi abbiamo informato circa la composizione delle squadre per la stagione 2017/18, nelle quali non sono mancate sorprese. È stato infatti deciso di ridurre soltanto a due (Ilaria Debertolis e Caterina Ganz) il numero di atlete della Squadra A, creando un gruppo di “osservate”, formato da Virginia De Martin Topranin, Gaia Vuerich, Greta Laurent ed Elisa Brocard, che si alleneranno con i rispettivi corpi sportivi, per poi effettuare nel corso della preparazione alcuni raduni con la nazionale. Tutto confermato, invece, tra gli uomini, con quattro atleti nella Squadra A Coppa del Mondo, che comprende oltre a De Fabiani e Pellegrino anche Salvadori e Nöckler, mentre Rastelli sarà membro della Squadra A e si allenerà quindi con loro. Sebastiano Pellegrin lavorerà da “osservato” con le Fiamme Oro e si aggregherà al gruppo in alcune occasioni.
Per quanto riguarda i tecnici, Giuseppe Chenetti sarà ancora Allenatore Responsabile della squadra maschile e anche quella femminile, mentre Paolo Riva sarà Allenatore e Selezionatore del settore femminile. Tra le figure tecniche non è presente, almeno per il momento, Pierluigi Costantin, lo scorso anno allenatore della squadra femminile, che in questa stagione comprende solo due atlete, le quali, guardando i quadri tecnici, dovrebbero essere allenate da Pietro Piller Cottrer, insieme alla formazione femminile Under 23.

Chenetti ha spiegato le motivazioni dietro alla scelta di ridurre il numero delle componenti di “Squadra A” e creare un gruppo osservate: “Ci abbiamo ragionato molto – ha spiegato l’allenatore a Fondoitaliafacendo diverse valutazioni sulla causa delle mancate prestazioni della squadra femminile. Abbiamo dedotto che queste ragazze non hanno problemi tecnici, ma hanno bisogno di una scossa. Questa esclusione, quindi, deve motivarle e spingerle a dare tutto».

Escluse anche da questa squadre, invece, atlete importanti come Lucia Scardoni, Francesca Baudin e Giulia Stürz, che non effettueranno quindi raduni estivi con la nazionale, ma avranno modo nel corso della stagione di conquistarsi il posto in Coppa del Mondo, come fatto l’anno scorso da Elisa Brocard e Sara Pellegrini. «Ovviamente anche queste ragazze – ha sottolineato Chenettihanno la possibilità di mettersi in mostra e le porte saranno sempre aperte per loro. La partecipazione alle gare di Coppa del Mondo o a manifestazioni come le Olimpiadi non sono legate alla presenza in una squadra nazionale, ma soltanto ai risultati. L’ha dimostrato lo scorso anno Elisa Brocard, che partita dalla Coppa Italia, si è guadagnata la convocazione in Coppa del Mondo, ha ottenuto punti e alla fine ha disputato una bella stagione».

Ovviamente, non tutti sono contenti per queste scelte e Chenetti ne è consapevole: «Il mio, purtroppo, è un ruolo difficile, perché si fanno delle scelte e queste possono scontentare qualcuno. Il mio compito, però, non è quello di accontentare tutti, ma fare delle scelte tecniche, valutando anche i meriti». Nonostante ciò, Chenetti ha sottolineato ancora che le porte sono aperte a tutti e gli esclusi attuali non devono farsi prendere dalla delusione. «Chi non è presente in Squadra A non deve perdere di vista quella che è la sua attività, la carriera che ha fatto fin qui, la vita dedicata alla ricerca di un risultato. Tutto il resto sono soltanto delle situazioni passeggere, che non devono incidere su motivazioni e obiettivi, che devono essere sempre presenti. Puoi allenarti in squadra nazionale o con il tuo gruppo sportivo, devi sempre tenere alte forze e motivazioni. L’obiettivo di un atleta non deve essere lo stare in squadra, ma andare forte, vincere gare e medaglie. Chi è stato escluso dalla squadra A, deve trarre proprio da questo le motivazioni in più per caricarsi e avere maggiori stimoli, perché le porte della nazionale sono aperte a tutti».

Da questa stagione è anche presente una Squadra Sprint Under 23, che comprende due giovani talenti azzurri di questa specialità, Giacomo Gabrielli e Michael Hellweger. Chenetti ha spiegato questa scelta, che in molti hanno apprezzato: «Prima o poi bisognerà anche ragionare sulla possibilità di formare delle squadre sprint. A oggi ancora non c’è un progetto, che andrebbe studiato a tavolino e concordato con sci club e comitati. Un argomento che sarà affrontato, prima o poi. Abbiamo, intanto, deciso di non trascurare questo settore, dando questa possibilità a due ragazzi di talento, che meritano la nostra fiducia, anche perché abbiamo bisogno di qualche giovane da affiancare a Pellegrino. Questi ragazzi vanno stimolati e coltivati. Gabrielli ha già ottenuto degli ottimi risultati a livello giovanile, conquistando anche una medaglia mondiale. Hellweger è una scommessa che a me piace particolarmente. Lo scorso anno l’abbiamo portato a Otepae in Coppa del Mondo, dive non ha nemmeno fatto male, mancando di poco la qualificazione, nonostante fosse partito con una neve marcia e difficile soprattutto per un atleta con le sue caratteristiche»

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