La staffetta ha aperto l’ultima fase dei campionati italiani assoluti e giovani a Santa Caterina Valfurva, favoriti da una splendida giornata di sole che ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni che ne ha approfittato per prendersi la tintarella e ha avuto l’occasione di veder schierato il meglio del fondo nazionale: quello dei Comitati dove fortunatamente non c’è ancora una crisi di rigetto, e quindi si può guardare al futuro con un certo ottimismo, e quello dei 4 gruppi sportivi militari. Nei quali, purtroppo, a parte l’Esercito, ci sono grossi problemi di arruolamento. E perciò di organico, al punto che la Guardia di Finanza non è stata in grado di schierare una squadra in campo maschile e c’è arrivata di misura in quella femminile. C’è tempo per rimediare, ma per le Fiamme Gialle, almeno per quanto riguarda il fondo che ne ha sempre costituito l’ossatura, un ripensamento in materia risulterebbe vitale ancor più che opportuno. Ne va della sua storia.
Una concorrenza importante che è venuta a mancare e che in campo maschile ha facilitato il compito dei Carabinieri (che da qualche tempo beneficiano dell’ apporto dei Forestali e sono stati in grado di schierare due formazioni), e delle Fiamme Oro che si sono portate a casa il titolo femminile cooptando Anna Commarella, l’emergente di questo momento che è stata la più bella sorpresa della giornata. Ha una buona tecnica e non manca certo di grinta. Ci sarebbe piaciuto vederla già impegnata con la nazionale anche se per età è ancora junior; lo farà sicuramente la prossima stagione. E’ stata appunto lei, schierata al lancio, ad aprire la strada verso il titolo tricolore reggendo il passo di Virginia De Martin Topranin che l’ha anticipata di qualche spanna al cambio, e tenendo qualche metro dietro Lucia Scardoni. A completare l’opera hanno poi provveduto Sara Pellegrini e Ilaria Debertolis mantenendo una distanza di sicurezza su Francesca Baudin (tornata finalmente alle corse) e Caterina Ganz. Il terzo gradino del podio se l’è assicurato l’Esercito che con Elisa Brocard ha stabilito il miglior tempo di frazione . La conferma, semmai ve ne fosse ancora bisogno, del recupero anche in maglia azzurra della valdostana che ne attribuisce il merito al proprio allenatore. La cura Paredi evidentemente funziona.
Fra i maschi, a parte la prima frazione che ha visto emergere Sergio Rigoni (Fiamme Oro) anticipando di 3 secondi Fabio Clementi, sono sempre stati i Carabinieri a menare il torrone: prima con Di Centa che sembra non avvertire il peso degli anni e di una lunga carriera visto che è riuscito ad avere la meglio su Dietmar Noeckler e a tenersi dietro Maicol Rastelli che ha ottenuto il miglior tempo di frazione, e poi con Lukas Hofer, biathleta che farebbe comodo schierare anche nel fondo olimpico in caso di necessità. A chiudere la corsa al titolo è stato infine Mirco Bertolina: beneficiando di quasi un minuto di vantaggio, ha potuto tranquillamente replicare al tentativo di recupero di Pellegrino. L’iridato dello sprint ce l’ha messa tutta tentando la rincorsa con lo scatenato Fabio Pasini, ma ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Che non è certo da buttar via anche per uno che è abituato a vincere.
Ad aprire la giornata sono stati comunque i giovani. In campo maschile su un lotto di 25 squadre (3 delle quali squalificate) l’ha spuntata la prima formazione dell’Asiva dopo che in prima frazione il trentino Davide Facchini si era preso 22 secondi di vantaggio su Jacques Lino Chanoine. A completare il recupero dei valdostani hanno poi provveduto Alessandro Longo, Jean Luc Perron e Didier Dario Chanoine che hanno lasciato a 48.9 secondi il Trentino A (Davide Facchini, Stefano Dellagiacoma, Simone Mocellini e Simone Daprà) e a 3’40” le Alpi Centrali A (Pietro Magli, Luca Agoni, Nicola Castelli e Davide Mazzocchi) .
Fra le ragazze ha preso la testa la formazione Alto Adige A con Lea Demetz, ha recuperato in seconda frazione Martina Bellini delle Alpi Centrali A, ma alla fine il titolo tricolore se l’è conquistato Chiara De Zolt Ponte del Veneto A che con lei schierava Giulia Facen, quarta al primo cambio, e Alessia De Zolt Ponte seconda nella frazione successiva. Alpi Centrali (Valentina Maj, Martina Bellini e Vittoria Zini) sul secondo gradino del podio a 7.7 secondi, Trentino A (Veronika Broll, Nicole Monsorno e Francesca Franchi) sul terzo a 49.7.
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