Martin Fourcade ha scritto un nuovo capitolo della sua leggenda. A Oslo il francese ha fatto qualcosa di incredibile sia fisicamente sia mentalmente. Nella mass start che ha chiuso la stagione, il campione del mondo si è presentato in testa al primo poligono, quando ha scoperto però di non avere i caricatori carichi. A quel punto si è girato, è uscito dall’area e si è fatto lanciare un caricatore, prendendolo al volo e perdendo tanto tempo. Si è sdraiato e ha sparato velocemente, non mancando alcun colpo.
Poi è partito all’inseguimento dei suoi avversari, ha recuperato in un amen oltre venti secondi di distacco, si è messo davanti al gruppo e al poligono è stato nuovamente infallibile. Anche al terzo poligono stessa scena, con Fourcade perfetto, mentre gli altri hanno sbagliato, così il campione francese si è ritrovato con un vantaggio di 7” su Beatrix e Slesingr, gli altri due con zero errori, ma non si è accontentato, ha accelerato e si è presentato all’ultimo poligono in piedi con oltre 20” di vantaggio. Ancora una volta al tiro è stato perfetto, mentre i suoi avversari hanno sbagliato e ha tagliato il traguardo in trionfo, mentre la giuria stava discutendo se squalificarlo o meno per comportamento non regolamentare al primo poligono, avendo rivolto la carabina dal lato opposto rispetto al poligono. Per fortuna però, anche perché era scarica, i giudici hanno deciso di non squalificarlo, una decisione giustissima, che premia una delle più grandi imprese mai viste.
Alle sua spalle, la gara degli altri viene vinta da Rastorgujevs, che sale sul podio per la prima volta in carriera, grazie alla solita grande prestazione sugli sci nonostante due errori al poligono. Nel finale il lettone ha avuto il merito di allontanare Eder, che era uscito dalla quarta serie insieme a lui, il quale si è accontentato del terzo posto. Più indietro gli altri big, che hanno commesso numerosi errori al poligono, con Shipulin che ha chiuso 11° dopo aver mancato tre bersagli, mentre Schempp, che era in testa alla classifica di specialità, è arrivato 20° a 1’28”, dando a Fourcade la soddisfazione di vincere anche questa.
19° posto per Windisch, che ha mancato due bersagli al poligono in piedi, mentre Hofer è arrivato 30ª, passando la linea del traguardo in compagnia di Johannes Thingnes Boe, con tutti i tifosi in piedi ad applaudire. Una grande fortuna per tutti coloro che erano presenti, perché hanno potuto assistere a una prestazione che farà la storia, quella di Martin Fourcade, che ha vinto la sua quattordicesima gara stagionale, la coppa di specialità ed è stato anche l’unico a non commettere alcun errore.
LA CLASSIFICA FINALE
1° M. Fourcade (FRA) 37:32.2 (0+0+0+0)
2° A. Rastorgujevs (LAT) +17.4 (0+1+1+0)
3° S. Eder (AUT) +32.4 (0+0+1+0)
4° E.H. Svendsen (NOR) +42.2 (0+0+1+1)
5° A. Pfeiffer (GER) +42.5 (0+0+1+1)
6° M. Slesingr (CZE) +42.9 (0+0+0+1)
7° J.G. Beatrix (FRA) +44.3 (0+0+0+1)
8° E. Garanichev (RUS) +45.6 (1+0+1+1)
9° M. Krcmar (CZE) +46.7 (0+0+1+0)
10° A. Babikov (RUS) +51.9 (0+0+1+0)
Gli italiani:
19° D. Windisch +1:27.0 (0+1+1+2)
30° L. Hofer +4:55.6 (2+2+2+2)
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