Il Mondiale giovanile di biathlon ha visto l’Italia al terzo posto nel medagliere, dando un segnale importante all’intero movimento. I risultati ottenuti in Slovacchia dai giovani atleti azzurri sono stati accolti molto bene da Fabrizio Curtaz, che abbiamo raggiunto telefonicamente in Corea del Sud, dove oggi riprende la Coppa del Mondo. Il Direttore Tecnico della nazionale italiana di biathlon ha sottolineato l’importanza di questi risultati, in particolare al femminile. «Quando si dice che dietro alle atlete che sono attualmente in Coppa del Mondo non c’è un ricambio generazionale – ha affermato Curtaz – si commette un errore. È vero, in questo momento non abbiamo una sorta di generazione di mezzo in IBU Cup, ma bisogna considerare che in realtà Lisa Vittozzi è al suo primo anno da senior e le atlete che fanno oggi parte del gruppo azzurro hanno ancora tanti anni di carriera davanti a loro, perché sono tutte abbastanza giovani. Questo ci darà la possibilità di far crescere con tranquillità le ragazze che hanno ottenuto questi fantastici risultati ai Mondiali Giovanil, tutte ’97, ’98 e ’99. Purtroppo non abbiamo tante atlete, ma quelle poche sono di qualità e possiamo lavorarci molto bene».
Curtaz ha poi rivelato che le medaglie vinte dagli atleti italiani a Brezno hanno fatto gioire tutto l’ambiente azzurro: «Sono tutti molto contenti, anche atlete e atleti della squadra A sono stati felici per quanto fatto dai nostri giovani. Certo, questi risultati vanno sempre presi con le pinze, perché a questa età gli atleti devono confermarsi e crescere. Sicuramente questo risultato è importantissimo anche per i Comitati e gli Sci Club che lavorano tanto con i giovani e hanno dei tecnici molto competenti. Questo darà a loro ulteriori motivazioni ed è forse la vittoria più importante».
Il direttore tecnico azzurro ha poi parlato anche dei giovani della squadra maschile: «Il livello internazionale maschile è più alto, quindi è molto difficile esprimersi, perché alcuni atleti potrebbero già fare l’IBU Cup e con buoni risultati. I nostri si sono comportati molto bene e tra i giovani Christille è riuscito addirittura a vincere un argento e arrivare due volte quarto». Sicuramente i risultati incentivano l’ambiente azzurro a lavorare su questi ragazzi: «Per noi sarebbe stato già un ottimo risultato arrivare nelle prime dieci o quindici posizioni, invece sono arrivate anche medaglie. Ora però dovremo lavorare su questi atleti, perché a volte le medaglie sono pericolose e possono far credere a qualcuno di essere già arrivato. Ecco, noi dovremo fargli capire che questo è solo un punto di partenza».
Oggi riprende la Coppa del Mondo e Curtaz ha spiegato cosa si aspetta da questo finale di stagione. «Intanto questo weekend coreano sarà molto importante per prendere confidenza con la pista e i poligoni che ospiteranno le prossime Olimpiadi. Sarebbe molto utile ottenere degli ottimi risultati, perché darebbero maggiore convinzione ai nostri atleti in vista anche delle Olimpiadi del prossimo anno. Inoltre ci siamo posti anche l’obiettivo di chiudere la stagione in crescendo. Innanzitutto sarà importante fare punti per la classifica delle nazioni, poi abbiamo quattro ragazze nelle prime trenta posizioni della classifica generale e vogliamo portarle tutte nelle prime venticinque posizioni. Per quanto riguarda gli uomini, dobbiamo fare punti con Windisch e Hofer, mentre Bormolini e Montello avranno l’occasione di crescere ancora e maturare. Queste prove ci serviranno per stare sul pezzo e lavorare per il prossimo anno».