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Stefania Belmondo applaude gli azzurri: “È una grandissima Italia”

Oggi è previsto il giorno di sosta al Mondiale di sci nordico a Lahti. Il momento giusto per parlare insieme a Stefania Belmondo di quanto si è visto in questi primi giorni, con l’Italia che si è tolta grandissime soddisfazioni.

Ciao Stefania. È stato un inizio straordinario per l’Italia, con l’oro di Pellegrino nella sprint e l’argento vinto sempre dal valdostano, in coppia con Noeckler, nella team sprint.
«Alla vigilia del Mondiale speravo nella medaglia di Pellegrino nella sprint individuale, anche se non potevo prevedere di quale colore, perché può sempre accadere di tutto. Lui è stato fantastico, perfetto, ha vinto meritatamente. Poi si è ripetuto insieme a Noeckler, sono stati bravissimi. Grandissima Italia».

Da aggiungere alle belle medaglie conquistate, anche l’ottimo decimo posto di Salvadori in skiathlon.
«Salvadori mi è piaciuto tantissimo, perché ha grande carattere, forza e determinazione. Come esordio mondiale, il suo, è stato davvero grande. Questo fa ben sperare, perché abbiamo un gruppo con tanti ragazzi giovani ed è bello che stiano andando così bene».

Tornando a Pellegrino. Non è mai facile vincere quando attorno tutti hanno grandi aspettative.
«Vero, ma se stai bene e sai di essere in forma, te lo aspetti anche tu un grande risultato. Quando un atleta è a un Mondiale e l’ha preparato per un anno intero, non pensa ad altro, non si fa distrarre dalle pressioni e le aspettative, fa soltanto di tutto per prendersi una medaglia. È stato molto bravo, ha confermato quanto vale in questo format e tutti noi italiani ne siamo fieri».

Tra le donne abbiamo Marit Bjoergen che è stata straordinaria nella prova skiathlon.
«Si, è stata bravissima, non dimentichiamoci che viene anche dalla gravidanza. Certo, senza toglierle alcun merito, perché è una campionessa incredibile, non vedo avversarie alla sua altezza nelle distance. Ci sono Kalla e Parmakoski, mentre altre sono fortissime nelle sprint ma meno sulla lunga distanza. Lei è stata bravissima perché ha preparato al meglio il Mondiale e sta raccogliendo quanto seminato, ma sta anche sfruttando un momento nel quale tante nazionali hanno un cambio generazionale».

Anche se non ha vinto medaglie d’oro, un’altra protagonista al femminile è Jessica Diggins.
«Lei mi piace da matti. A parte la sua allegria e il modo di fare, apprezzo tantissimo la sua grinta, non si arrende mai, è incredibile. Ma con lei stimo tutta la squadra americana, come ho già detto in passato. Fanno dei sacrifici immensi, perché oltre alla fatica che fanno già tutti gli atleti europei, passano diversi mesi lontano da casa. Tendo quasi a tifare per loro, perché sono un esempio positivo, come lo erano altri loro connazionali in passato anche nello sci alpino. Poi mi è piaciuta moltissimo anche la storia di Bailey, la medaglia d’oro statunitense nel biathlon».

A proposito, non trovi che Diggins da un certo punto di vista ti somigli?
«Lei è più una sprinter, un format che io odiavo. Però per quanto riguarda la grinta, quella voglia di non arrendersi mai, si, siamo simili».

L’Italia ha applaudito la bella prestazione di Caterina Ganz.
«Sono contenta per quello che ha fatto sabato, perché abbiamo bisogno di atlete che vadano forte in entrambe le specialità. Speriamo continui così e con lei tutta la squadra».

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