Decimo posto nella gara di skiathlon mondiale. Mai Giandomenico Salvadori avrebbe immaginato di fare tanto bene nel suo esordio mondiale a Lahti. Il suo miglior risultato in carriera, dal momento che, esclusa la Coppa Europa e le gare giovanili, il suo best in Coppa del Mondo era un dodicesimo posto.
È un Salvadori molto felice quello che abbiamo contattato telefonicamente a Lahti. «Ci voleva – ha esordito il fondista delle Fiamme Gialle – ho fatto probabilmente la miglior gara della mia carriera. Addirittura la medaglia non era lontana, anche se mi manca ancora una marcia per battere avversari come quelli. Sono felicissimo, alla vigilia non avrei mai pensato di arrivare così avanti, visto com’è andata fin qui la mia stagione. Sapevo di stare bene, come si era visto sia agli italiani sia in Coppa Europa, ma anche che qui è un altro livello. Invece ho fatto meglio di quanto immaginassi».
Dietro alla bella prestazione di oggi c’è un grande lavoro: «Ho ottenuto un grande risultato, grazie all’ottima preparazione del Mondiale, che abbiamo portato avanti nelle settimane passate a Lavazé. Fatemi dire che dietro questo bel risultato, poi, c’è anche l’ottimo lavoro dei nostri tecnici, perché avevo dei materiali ottimi e senza sci non si va da nessuna parte. Ringrazio gli skiman per l’ottimo lavoro che stanno facendo». A distanza di alcune ore, Salvadori è ancora emozionato per la bella prestazione: «Soltanto adesso mi sto rendendo conto di aver fatto davvero una bella gara. Appena ho tagliato il traguardo non ho realizzato quale fosse la portata della mia prestazione, poi ho letto i nomi di chi mi sono messo alle spalle e mi sono reso conto di quanto ho fatto».
L’azzurro ha poi descritto la sua gara: «Sono andato molto bene in classico, dove ho patito solo il quarto giro, quando è aumentato molto il ritmo. Ho continuato a sentirmi bene, ho fatto un ottimo cambio e, uscito dai box, ero ancora attaccato ai primi. Anche in skating ho iniziato bene, poi negli ultimi giri mi sono reso conto che ne avevo ancora, così ho accelerato e mi sono ritrovato lì con i migliori, tranne ovviamente quei due fenomeni di Sundby e Ustiugov, che sono di un altro livello. Sapevo di non avere chance di medaglia allo sprint, perché ancora non ce l’ho e mai avrei potuto giocarmela con Krogh o Harvey, ma oggi mi è ancora impossibile attaccarli in salita. Comunque stavo proprio bene, tutto è andato per il verso giusto, sono riuscito a tenere un buon ritmo anche sulle salite più ripide».
Il Mondiale non è finito oggi, Salvadori avrà almeno la 15km in classico e anche la staffetta, dove sarà protagonista: «Sicuramente questa gara fa crescere la mia convinzione, soprattutto per la 15 in classico di mercoledì, visto che oggi in classico sono andato molto bene. Spero che la condizione duri per tutta la prossima settimana, anche perché si può fare bene pure in staffetta. Sono fiducioso anche per quella, ma prima mi concentro sulla 15km».