Suona ancora l’inno tedesco nella staffetta femminile. Come accaduto già nelle tre staffette di Coppa del Mondo, anche ai Mondiali la Germania ha dominato la staffetta, vincendo grazie a una prestazione di squadra straordinaria, che ha consentito a Hildebrand di lanciare Dahlmeier già con ampio margine di vantaggio. Paradossalmente proprio la campionessa tedesca è quella che ha poi sbagliato di più al tiro, sentendo forse un po’ di tensione. Sorprendente secondo posto dell’Ucraina, frutto di un’ottima quarta frazione di Pidhrushna, mentre la Francia è giunta terza con una bravissima Dorin-Habert. Giù dal podio la Repubblica Ceca, con Koukalova beffata nel finale e l’Italia, nonostante due fantastiche frazioni da parte di Vittozzi e Sanfilippo.
LA CRONACA
Condizioni meteo difficili con meteo e vento. Nonostante ciò pochi errori nella prima serie, dopo la quale Hinz, Chevalier e Vittozzi provano a prendersi un vantaggio mentre Podchufarova utilizza una ricarica e la Norvegia perde subito una trentina di secondi con Nicolaisen.
Il secondo poligono è più selettivo, Chevalier guadagna 6” nonostante utilizzi una ricarica come Vittozzi, mentre Hinz si stacca di 16” avendo utilizzato ben due ricariche e trovandosi così con Podchufarova. L’azzurra perde qualcosa da un’ottima Chevalier, protagonista di un’ottima prestazione sugli sci, che le consente di cambiare con 7.5” secondi di vantaggio sulla sappadina e 10” sulla tedesca Hinz, in compagna dell’ottima polacca Gwizdon. Si difendono bene però la russa Podchufarova e la ceca Jislova, che ha perso soltanto 38”. Disastrosa la Norvegia, addirittura a 1’23”.
Aymonier riesce ad aumentare il vantaggio sul fondo, mentre Sanfilippo viaggia insieme alla tedesca Hammerschmidt. La francese è precisa al tiro nel primo poligono, così come Sanfilippo che è anche molto veloce nel range time, mentre Hammerschmidt usa una ricarica, ma rientra presto sull’azzurra. Più indietro le altre, con Sleptsova quarta a oltre 30 secondi e la ceca Puskarcikova nona, staccata di 48”. Aymonier continua a spingere sugli sci, mentre Hammerschmidt prova a staccare Sanfilippo, che tenta di tenere il suo passo. Bravissima però l’azzurra al secondo poligono, dove utilizza una sola ricarica e vola in testa con 11” di vantaggio su Hammerschmidt costretta a utilizzare tutte le ricariche, così come Aymonier che ha anche un range time molto alto e scende al nono posto a 37” dall’azzurra. La tedesca recupera ancora nella fase di fondo, ma Sanfilippo riesce a cambiare in testa con 6” di vantaggio sulla tedesca e 25.7” sull’ucarina Dzhima. Aymonier cambia a 28”, ma bene anche la Repubblica Ceca appena a 31” con Puskarcikova. Molto staccata la Russia a oltre un minuto con Sleptsova.
Pazzesco il ritmo di Hildebrand che raggiunge Alexia Runggaldier e la stacca, mentre da dietro si avvicinano anche Braisaz, Vitkova e Merkushyna. Hildebrand è veloce e precisa al poligono, Runggaldier utilizza due ricariche ed è staccata di 25.6”, Merskushyna e Vitkova si avvicinano all’azzurra, mentre la Francia va in crisi con Braisaz, che deve utilizzare tre ricariche e scende al decimo posto a 1’04”, staccata anche dalla russa Starykh. La tedesca fa gara a sé, mentre Runggaldier è in gruppo con Vitkova e Merkushyna, con Braisaz che recupera il più possibile sugli sci. Anche sul secondo poligono Hildebrand è infallibile e aumenta il proprio vantaggio a 21.7” su Merkushyna, mentre Runggaldier utilizza una ricarica e va a 39”. Vicino all’azzurra ci sono Vitkova e Braisaz, perfetta in piedi. Hildebrand perde qualcosa, ma cambia con 9.7” di vantaggio su una fantastica Merkushyna, mentre Runggaldier scende al sesto posto, dietro a Braisaz, che cambia terza davanti a Starykh, Vitkova e l’azzurra.
Ovviamente Dahlmeier guadagna subito moltissimo su Pidhrushna, alla quale si avvicina Dorin Habert, ma anche Koukalova e Wierer in coppia recuperano sull’ucraina, mentre perde molto Akimova. Al poligono Dahlmeier sbaglia un colpo e vede ridursi il vantaggio a 14.4”, mentre le altre sono tutte precise anche se Wierer recupera qualcosa su Pidhrushna nel range time, ma resta 4ª dietro all’ucraina e la francese Dorin-Habert. Precisa anche Koukalova. In crisi invece Akimova che manda lontano dal podio la Russia. Nel fondo Dorin raggiunge e scavalca Pidhrushna, raggiunta anche da Koukalova, mentre poco più dietro c’è Wierer.
In testa Dahlmeier se ne va, ma al poligono utilizza due ricariche e il vantaggio si riduce ad appena 5” su Koukalova. Subito dietro ci sono Pidhrushna, Dorin Habert e Wierer, a 3” dal podio dopo aver speso una ricarica, altrimenti visto il range time sarebbe stata con Koukalova. Subito dopo il poligono Dahlmeier dà una nuova accelerata, mentre la ceca è raggiunta da Dorin e Pidhrushna, con Doro Wierer che purtroppo non riesce a tenere il loro passo, anche se chiuderà la gara con un buon tempo.
Dahlmeier taglia quindi il traguardo con ampio margine e può festeggiare, mentre Pidhrushna si scatena, va all’attacco di Dorin Habert e Koukalova, conquistando un clamoroso argento e cacciando via dal podio la Repubblica Ceca. Quinta l’Itaia.
LA CLASSIFICA FINALE
1ª Germania 1:11:16.6 (0+9)
2ª Ucraina +6.4 (0+4)
3ª Francia +8.1 (0+7)
4ª Repubblica Ceca +14.0 (0+6)
5ª Italia +36.5 (0+6)
6ª Svezia +1:20.4 (0+7)
7ª Polonia +1:23.1 (0+6)
8ª Slovacchia +1:36.9 (0+7)
9ª Bielorussia +1:50.7 (0+5)
10ª Russia +2:15.5 (1+8)
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