Se il terzo posto di Anterselva le aveva regalato una gioia enorme, il bronzo nell’individuale di Hochfilzen l’ha mandata al settimo cielo. Alexia Runggaldier sta vivendo un sogno a occhi aperti, dopo la medaglia di bronzo, conquistata ieri, e con la quale ha praticamente dormito. Un traguardo splendido quello da lei conquistato, che la ripaga di tanti sacrifici ed è il giusto premio a un carattere forte, quello che le ha permesso di non mollare mai e reagire nei momenti di difficoltà, anche quando si è trovata a dover ripartire dall’IBU Cup. Un risultato che premia anche la sua semplicità, quella di una ragazza umile e sempre disponibile, capace di regalare un sorriso a tutti. L’abbiamo contattata il giorno dopo questo fantastico risultato e le emozioni sono ancora vive in lei.
Ciao Alexia e complimenti per questo fantastico risultato. Puoi descriverci cos’hai provato quando hai capito che saresti salita sul podio?
«Inizialmente ero soltanto contenta che la Dunklee non mi avesse dato 30 secondi nell’ultimo giro (ride ndr), poi non potevo smettere di ridere. Ma sinceramente non capivo la portata di quanto avevo fatto, perché io ero partita soltanto per fare la mia gara, non credevo di salire sul podio».
Alla vigilia della stagione ti saresti mai aspettata di salire sul podio al Mondiale?
«Mi immaginavo di entrare una volta nelle prime dieci, ma mai mi avrei creduto di salire sul podio».
Cosa si prova a stare sul podio con Dahlmeier e Koukalova?
«Mi sono sentita onorata nel condividere il podio con due campionesse del genere».
Quanto vale per te questa medaglia?
«Tantissimo ed è frutto di tanto lavoro, oltre dei sacrifici che ho fatto per arrivare fino a qui. Questo risultato dimostra che ne è valsa la pena, perché prima o poi il lavoro paga. Auguro a tanti atleti di poter vivere, almeno una volta in carriera, una cerimonia di premiazione da protagonisti, come è accaduto a me ieri».
Senti che da ieri sia cambiata la tua carriera?
«Sicuramente la mia carriera è cambiata, ma io sono sempre la stessa».
Hai qualche dedica speciale?
«La dedico a tutte le persone che hanno creduto in me e mi hanno aiutata lungo questo percorso che ho fatto. Ringrazio poi tutta la squadra, lo staff tecnico per l’ottimo materiale e le Fiamme Oro».
UNA DOLCE SVEGLIA PER ALEXIA RUNGGALDIER