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Sci di fondo

I tifosi di Laurent e De Fabiani: conosciamo il “Fans Club Gressoney Monte Rosa”

Pur essendo un piccolo centro sul massiccio del Monte Rosa, Gressoney ha regalato e sta regalando tanti campioni al fondo italiano. Fino a pochi anni fa la vallata valdostana faceva il tifo per Arianna Follis, capace di vincere una medaglia olimpica e cinque Mondiali, oltre a un terzo posto nella classifica generale della Coppa del Mondo 2011. Oggi Gressoney è rappresentata in Coppa del Mondo da Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani, i due fari del fondo italiano maschile, e da Greta Laurent nella squadra femminile. Da due anni per sostenere non soltanto questi tre atleti, ma anche i tanti giovani che dalla valle si affacciano nel fondo italiano con ottimi risultati, è nato il Fans Club “Gressoney Monte Rosa”, che conta oggi 160/170 iscritti. Sul sito web www.fansclubgressoneymonterosa.it ci si può iscrivere per sostenere in particolare De Fabiani e Laurent, dal momento che Pellegrino ha già un suo numeroso e rumoroso fans club, con cui però il Gressoney Monte Rosa ha un rapporto di stretta collaborazione. Per parlarci delle attività di questo fans club abbiamo contattato Gian Carlo De Fabiani, padre del grande campione azzurro, che oltre a farne parte insieme alla famiglia di Greta Laurent, ne è anche il coordinatore.

Ciao Gian Carlo. Puoi raccontarci com’è nata l’idea di dar vita a un fans club dedicato agli atleti di Gressoney?
«Francesco (De Fabiani ndr) e Greta (Laurent ndr) sono entrati in Coppa del Mondo quasi contemporaneamente, così volevamo trovare un modo per sostenerli e seguirli assiduamente. In una piccola realtà come la nostra sarebbe stato un errore creare due diversi fans club, allora abbiamo deciso di farne solo uno dedicato a tutti gli atleti della zona, per inserire anche gli altri che verranno fuori in futuro. Ovviamente seguiamo principalmente i ragazzi impegnati in Coppa del Mondo, ma molti di noi si attivano e seguono anche gli altri ragazzi della zona che disputano gare importanti in Italia».

Come siete organizzati?
«Abbiamo un piccolo direttivo composto da cinque persone che fanno parte dell’ambiente, con cui definiamo cosa fare. Inoltre abbiamo due piccole redazioni che seguano i ragazzi presenti in Coppa del Mondo e degli altri giovani impegnati in gare italiane. Gestiamo una pagina facebook e un sito web attraverso il quale ci si può iscrivere e si possono comprare anche i nostri prodotti di merchandising».

Seguite spesso le gare dal vivo?
«Si. Facciamo diverse uscite ufficiali in particolare quando si disputano gare nelle vicinanze, così possiamo organizzare anche un pullman per un viaggio di andata e ritorno in giornata, visto che tutti sono impegnati al lavoro. Siamo molto legati al Fan Club di Pellegrino, così quando si svolgono gare in cui partecipa Chicco con Francesco e Greta partiamo insieme a loro. Spesso qualcuno di loro viene con noi per andare a vedere le distance dove non c’è Chicco e viceversa alcuni di noi salgono con loro per seguire Chicco».

Andrete anche a Lahti per i Mondiali?
«Si, abbiamo già affittato alcuni appartamenti, così chi vuole seguire i nostri atleti può appoggiarsi a noi sia per dormire sia per l’acquisto dei biglietti per assistere alle competizioni. Sul nostro sito poi i membri del fan club possono interagire e comunicarci quando vogliono partecipare alle trasferte».

Insomma vi muovete spesso.
«Quest’anno siamo andati a La Clusaz a dicembre e ci siamo mossi anche per l’ultima tappa del Tour de Ski sul Cermis. Qualcuno di noi è andato anche a Dobbiaco e adesso siamo pronti per Lahti. Personalmente poi vado a seguire anche altre gare e lo comunico sempre al Fan Club perché magari possiamo fare un piccolo gruppo. Ne seguo il più possibile, anche se ho un’attività che non mi permetterebbe di farlo, ma non ci posso fare nulla, avere mio figlio in gara è una buona giustificazione».

Cosa avete fatto quando Francesco ha vinto la sua prima e solo per ora unica gara in Coppa del Mondo?
«Abbiamo festeggiato insieme a tutto il paese. La prima vittoria è sempre molto importante e l’abbiamo celebrata con grande euforia. Al suo ritorno da Lahti abbiamo organizzato una festa in piazza che è stata molto partecipata, con alcune proiezioni del suo trionfo».

Avete degli iscritti che vengono anche da fuori?
«Si, ne abbiamo diversi anche dall’estero. La nostra è una località turistica, quindi spesso chi alloggia qui apprezza Gressoney e si iscrive anche al fan club».

Qual è stata la follia più grande per seguire le gare di Francesco e Greta?
«Più che da membro del fan club le ho fatte da genitore. Spesso ho preso l’aereo al mattino per tornare a casa la serata, oppure ho dormito vicino all’aeroporto e sono tornato presto il giorno successivo per andare al lavoro. Lo scorso anno, invece, con il fan club abbiamo seguito tutto il tour canadese, dividendoci in due gruppi per seguirlo tutto».

Andrete in Corea del Sud per le Olimpiadi?
«Tutto dipende da come saremo messi. La nostra è una realtà turistica e purtroppo questi avvenimenti coincidono sempre con periodi di maggior affluenza turistica nella nostra zona. Molti di noi quindi non possono muoversi a febbraio o nel corso del Tour de Ski. Per esempio le Olimpiadi cadranno proprio nel periodo del Carnevale Ambrosiano, che è un evento clou».

Un’ultima domanda: sei orgoglioso per i risultati raggiunti da tuo figlio?

«Certo, anch’io ho provato a intraprendere una carriera nel fondo in passato, ma mi sono fermato molto prima. Vedere mio figlio inserirsi così bene nella Coppa del Mondo ed essere tra i rappresentanti del fondo italia, è un motivo di orgoglio».

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