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Sci di fondo

De Fabiani è amareggiato ma non molla: “Manca ancora un mese ai Mondiali”

Non è soddisfatto Francesco De Fabiani, non può esserlo dopo il 23° posto nella 30km a tecnica classica di Falun. Non è soltanto il risultato finale a preoccupare il giovane campione italiano, ma soprattutto quelle brutte sensazioni che continua provare da inizio stagione, quella condizione che sembra non voler arrivare mai, che ogni tanto si affaccia, gli regala una buona gara e poi scompare nuovamente abbandonandolo.

«Non ho avuto sensazioni buone
– ha esordito De Fabiani a Fondoitalianon posso nemmeno parlare di un passo indietro, perché è tutto l’anno che mi trovo più o meno nella stessa situazione, con la sola eccezione del Tour de Ski». Difficoltà che insieme a De Fabiani stanno vivendo anche molti protagonisti della nazionale italiana: «Siamo tutti nella stessa situazione, magari Federico (Pellegrino ndr) e Dietmar (Noeckler ndr) sono quelli che stanno meglio, probabilmente perché non hanno fatto tutto il Tour de Ski. Noi siamo più stanchi e stiamo pagando, tanto che siamo tornati alla situazione di inizio stagione».

De Fabiani è amareggiato quando pensa che al termine del Tour de Ski pensava di aver imboccato la giusta strada. «Dopo il Tour de Ski pensavo di essere in ripresa – ha ammesso il valdostano – invece sono tornato indietro, mi sento come all’inizio della stagione. È strano, perché durante il Tour de Ski mi sentivo meglio, come confermavano anche i risultati, ma probabilmente la stanchezza accumulata durante quella competizione mi ha fatto fare un passo indietro».

Il fondista azzurro però non ha intenzione di mollare e vuole trovare a ogni costo una soluzione per presentarsi al Mondiale in buone condizioni: «Mi avvicinerò ai Mondiali facendo forse i campionati italiani e poi andando a Otepaa per la Coppa del Mondo. Visto che probabilmente la causa di tutto è la stanchezza e il fatto che ci metto tanto a recuperare, è meglio che mi gestisca bene. Ho il fisico che in questo momento arriva a un certo punto e poi mi abbandona, mi dice basta, mi mette quel limitatore che sentivo già a Ruka. Per fortuna abbiamo ancora un mese prima dei Mondiali. A questo punto penso di seguire uno schema simile a quello di avvicinamento al Tour de Ski: prima osservare un periodo di riposo e poi tornare a caricare lentamente. Nei prossimi giorni deciderò se partecipare o meno agli italiani, dipenderà molto dalle sensazioni che avrò prossimamente, perché la cosa più importante per me sono i Mondiali»

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