Clamoroso quanto accaduto a Cambre d’Aze, in Francia, dove si è disputata la seconda individual race della stagione di Coppa del Mondo. I giudici hanno infatti squalificato i primi tre classificati, Burgada, Lenzi ed Eydallin, perché dopo il caos dovuto alla penalizzazione di un minuto a Damiano Lenzi, retrocesso dal primo al secondo posto per decisione di un giudice, non si sono presentati alla cerimonia floreale. Dopo tantissime ore (la gara si è conclusa ormai da più di 7 ore) l’ISMF ha deciso di squalificarli tutti. La vittoria è così andata a Robert Antonioli, davanti a Michele Boscacci e il francese William Bon Mardion, per la felicità degli ospitanti che si ritrovano così un proprio atleta sul podio. Quarto Federico Nicolini.
Una scelta che ha fatto arrabbiare molti appassionati, che hanno prostestato sul sito ufficiale dell’ISMF. Appassionati non soltanto italiani, ma anche francesi e spagnoli che non hanno digerito una decisione che certamente non fa bene allo sport, perché non ha nulla di sportivo, ma è soltanto una risposta cattiva di chi non accetta le legittime proteste degli atleti che mettono lo sport al di sopra della politica. Atleti che dopo un’ora e mezza di fatica sono stati squalificati per non aver partecipato a un evento di immagine. Cosa c’è di sportivo in questo?
Clamoroso a Cambre d’Aze: stravolto l’ordine di arrivo, vince Antonioli!

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