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Sci di fondo

Virginia De Martin commenta il suo Tour de Ski: “Bilancio positivo a metà”

Ha affrontato il Tour de Ski per ritrovare le sensazioni positive della passata stagione, andate perdute nelle prime uscite di quella attuale. Virginia De Martin Topranin ha affrontato il Tour de Ski con un’idea ben chiara e nel corso di alcune delle sette gare disputate negli ultimi nove giorni, ha anche dato l’impressione di aver trovato a tratti queste sensazioni. L’abbiamo intervistata per conoscere il suo pensiero al termine di questo tour de force, mentre finalmente stava tornando a casa per godersi un po’ di meritato riposo e recuperare energie prima di tornare al lavoro in vista delle gare che porteranno al Mondiale di Lahti.

Ciao Virginia. Affrontavi il Tour de Ski con l’obiettivo di ritrovare le buone sensazioni che erano andate smarrite nelle prime uscite stagionali. Sei soddisfatta per come sono andate le cose?
«Non del tutto. La buona notizia è che nel corso del Tour de Ski ho avuto qualche buon segnale, soprattutto in Val Mustair dove finalmente avevo avuto delle buone sensazioni. Purtroppo però, ancora per troppi giorni non mi sono sentita al top, fatico ancora a trovare le energie e la condizione mentale giusta per esprimermi al meglio. Complessivamente il bilancio è positivo a metà, ma mi tengo quello che c’è stato di buono e guardo avanti alle prossime gare».

Credi di aver imboccato la via giusta dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative?
«Da una parte si, ma dall’altra devo ammettere che il mio inizio di stagione è stato davvero disastroso. Qualche segnale positivo ci voleva, altrimenti dovevo iniziare a preoccuparmi. Sono consapevole delle cose buone che ci sono state in questi giorni, c’è ancora da lavorare, ma sicuramente la strada imboccata è quella giusta».

Puoi descriverci le emozioni che si vivono durante la scalata del Cermis?
«Per me era la sesta volta e non è un fatto nuovo, che il Cermis offra delle emozioni uniche. È qualcosa di pazzesco, soprattutto perché la gente per una volta ti vede molto da vicino e a una velocità al di sotto della media, così ha tempo per chiamarti per nome e tu da atleta senti la loro vicinanza».

Ritieni che la vittoria di Heidi Weng fosse scontata? Ti aspettavi una stagione del genere da parte della norvegese?
«Non era una vittoria scontata, perché Stina Nilsson aveva un buon vantaggio, anche se Weng ha sempre fatto degli ottimi tempi sul Cermis e c’era un po’ da aspettarselo. Devo ammettere che oggi mi ha impressionato molto Krista Parmakoski, che secondo me è stata la sorpresa di giornata. Quanto alla stagione della Weng, credo che lei sia stata sempre considerata un po’ come il brutto anatroccolo, perché era sempre stata nell’ombra delle altre campionesse norvegesi. Ora sembra essere finalmente giunto il suo momento e sono contenta per lei, perché veniva considerata come l’eterna piazzata»

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