Un solo decimo ha separato Lukas Hofer dal ritorno sul podio, ma tolto il dispiacere iniziale l’atleta azzurro ha molti motivi per essere soddisfatto al termine della gara sprint di Oberhof. Ecco quanto ha dichiarato, raggiunto telefonicamente dalla redazione di Fondoitalia.
Ciao Lukas e complimenti per la prestazione. Hai fatto una bella gara, ma il podio è sfuggito per un solo decimo a vantaggio di Dominik. Ti dispiace?
«Ovviamente mi è rimasto un po’ di amaro in bocca, perché un decimo è un soffio, un nulla. Ci ho provato fino alla fine, ho dato tutto fino all’ultimo metro e sono soddisfatto per la mia prestazione. Il fatto che siamo riusciti entrambi a fare una bellissima gara significa che il lavoro fatto dalla squadra sta portando già i primi risultati e altri frutti li raccoglieremo in futuro».
Avete fatto bene nella staffetta, oggi voi due sul podio e anche Montello è riuscito a qualificarsi per l’inseguimento. Una crescita complessiva della squadra.
«È proprio quello che dicevo, anche questo è un gran bel segno per tutta la squadra. Lavoriamo insieme durante l’estate e stiamo crescendo tutti, proprio come gruppo».
Delusione a parte per quel decimo che ti ha privato del podio, resta per te una bella prestazione: senti che stai tornando ad alti livelli?
«Per me la cosa più importante era ritrovare il tiro, che mi era un po’ mancato durante la prima parte della stagione. Durante la pausa natalizia sono andato da una specialista, per migliorare il mio posizionamento con il fucile e risolvere questo problema. Oggi si sono visti già i primi miglioramenti, perché non ho commesso alcun errore. Certo, sono stato un po’ lento a tirare, ma oggi era difficile per tutti sparare. Sono riuscito a lottare fino alla fine per il podio, anche se stando da solo negli ultimi chilometri non era facile fare bene sugli sci. Il quarto posto comunque non è mai male in vista della gara a inseguimento».
Un risultato che quindi ti dà maggior fiducia in vista delle prossime gare?
«Di sicuro, perché adesso so che le cose funzionano sia sugli sci che al tiro. Certo, in ogni gara si riparte da zero, soprattutto in una a inseguimento, perché spariamo quattro volte. Dovrò concentrarmi bene e fare un’altra bella gara, per poi guardare la classifica finale alla fine».