A 21 anni Raffaele Buzzi è una delle grandi promesse della combinata nordica italiana, tanto che l’allenatore responsabile Paolo Bernardi punta molto su di lui. Peccato che a frenarlo ci abbia pensato l’ernia del disco, che l’ha colpito nonostante la giovane età. Buzzi è rimasto fermo per un bel po’, saltando tutta la prima parte della stagione. Finalmente però l’azzurro inizia a vedere la luce in fondo al tunnel: “Ho ripreso la preparazione fisica e ovviamente ad allenarmi anche sugli sci – ha affermato con il sorriso il giovane atleta friulano – ma devo aspettare ancora qualche giorno per ricominciare a saltare. Spero di fare in tempo a recuperare per la gara casalinga di Predazzo, anche se non sarà facile. Poi, una volta rientrato, farò una corsa contro il tempo per conquistare un posto per il Mondiale”.
Sono stati mesi durissimi per Buzzi, costretto a guardare e fare il tifo per i suoi compagni dal divano: “È stato molto difficile, perché pensavo sempre che potevo stare lì anch’io, anziché stare lì seduto sul divano. Poi in questi casi si fanno mille pensieri, tanto che in certe gare ho anche pensato che avrei potuto giocarmela, soprattutto perché stavo saltando bene e sul fondo avevo iniziato a migliorare”.
Il combinatista friulano sta sentendo la vicinanza dell’allenatore: “Questo mi mette molta fiducia e spero di non deluderli”.
Infine Buzzi ha commentato anche l’ottimo risultato ottenuto dal suo conterraneo Pittin a Ramsau, dove è tornato due volte entro i primi quindici: “Mi ha fatto piacere – ha ammesso – perché l’avevo sentito prima di Lillehammer, quando mi aveva detto che stava ritrovando fiducia sul trampolino e nel fondo si sentiva bene. Sapendo che a Ramsau si è sempre trovato bene, ero certo che avrebbe fatto bene. Sono stato felice per lui, perché qualche soddisfazione sta tornando a prendersela. Una cosa importante, perché dopo tutte le batoste che ha preso, questi risultati gli daranno fiducia”.
