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Sci alpinismo

Epik Ski Tour, tanti gli iscritti e l’organizzazione sta già preparando tutto

Oltre agli italiani anche svizzeri, tedeschi, andorrani, belgi, spagnoli e francesi hanno già confermato la propria adesione alla prima edizione de “La Sportiva Epic Ski Tour”, un evento altamente spettacolare ed innovativo in programma dal 12 al 15 gennaio in Trentino, ideato dalle menti di Jürg Capol e Kurt Anrather, grandi appassionati di scialpinismo.
I responsabili delle tre tappe della manifestazione sono Massimo Dondio, Thomas Zanoner ed Oswald Santin. Il primo si occuperà di allestire la prima tappa in notturna sul Cermis di venerdì 13 gennaio: “Il prologo è il più semplice dei tre percorsi. La partenza sarà sul fondovalle, si salirà poi percorrendo la parte destra della pista illuminata, lungo una stradina forestale che permette di raggiungere la località Doss dei Laresi. I concorrenti proseguiranno la propria marcia in notturna sulla via del bosco; dopo aver affrontato alcuni tornanti saliranno per altri 350 metri di dislivello dal Doss dei Laresi raggiungendo il cambio pelli. Poi si rientrerà in pista scendendo nuovamente per raggiungere il fondovalle. Stiamo pensando anche ad un ultimo cambio assetto con altri 100 metri di sviluppo per rendere la tappa più spettacolare. Partenza e arrivo saranno all’incirca nello stesso punto, all’inizio della cabinovia. L’arrivo sarà posizionato circa 100 metri più in alto, dove verrà creato un ‘polmone’ per quest’ultimo cambio assetto. La cabinovia sarà aperta la sera per gli spettatori che volessero lasciare la macchina a Cavalese ed assistere alla gara”.
A Thomas Zanoner è invece affidata la sfida di sabato 14 gennaio: “La seconda tappa si svolge al Passo San Pellegrino, lungo un percorso che metterà alla prova sia l’atleta tecnico sia l’appassionato che non va alla ricerca di una competizione estrema e che vuole godersi al massimo il panorama che le Dolomiti sono in grado di offrire. Si partirà nei pressi della malga San Pellegrino (qualche centinaio di metri dal fondovalle della funivia Col Margherita) prima di inerpicarsi fino ai 2580 metri di Lastè Pradazzo, completando poi l’opera con una seconda salita fino al Col de le Palue”.
L’epilogo dell’"Epic Ski Tour” 4All, fra l’alta Val di Fassa e il Pordoi, sarà nelle mani di Oswald Santin: “La terza tappa è un gran bel finale, davvero spettacolare. La prima salita di 600 metri è la più impegnativa, sulla forcella del Pordoi, poi man mano che si sale il percorso si fa sempre più tecnico con tante inversioni, scendendo a spron battuto verso la Val Lasties, anch’essa molto impegnativa per uno scialpinista. La terza salita per tornare al Pordoi è una vecchia pista in disuso, la Gluhweinpiste, una strada forestale di 200/300 metri con una salita dolcissima. È una gara al 100% per tutti, chi è un atleta esperto fa la differenza, ma paragonata ad altri circuiti e alla Coppa del Mondo è più dolce e facile, anche per gli appassionati. Nell’ultimo tratto metteremo probabilmente 20 o 30 inversioni. Se il tempo non fosse ottimale, cercheremo comunque di garantire il regolare svolgimento della competizione, cercando di mantenerla sul Pordoi, ma se il pericolo valanghe non ce lo permettesse abbiamo molti piani alternativi in alta Val di Fassa. La discesa in Val Lasties è un bel fuori pista, una delle più famose delle Dolomiti, non ci sono mai pendenze straordinarie ma ci vuole molta forza nelle gambe per finirla tutta d’un fiato, è una discesa classica, solitamente utilizzata dai freerider. Prima del traguardo si potrà respirare con la Gluhweinpiste, chiamata così dai maestri di sci di Canazei e che veniva utilizzata per scendere dai rifugi a piste chiuse. L’Epic Ski Tour ha una formula che si presenta per un ampio pubblico, sono curioso come tutti di sapere cosa ne verrà fuori. In seguito ci saranno sicuramente altre evoluzioni, questa volta per esempio la sede organizzativa è in Val di Fiemme, mentre per la prossima edizione sarà in Val di Fassa, a Moena”.

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