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Fondo, il commento di Stefania Belmondo dopo il weekend di Lillehammer

Sono stati tanti i protagonisti del weekend, dalle prime vittorie dell’eterna piazzata Heidi Weng, al successo di Jessica Diggins, fino al dominio svedese con Halfvarsson, interrotto da Sundby. La tre giorni di Lillehammer ha offerto molte tematiche per il fondo, anche il ritorno in zona punti di De Fabiani e le buone prestazioni di Lucia Scardoni, Gaia Vuerich e Ilaria Debertolis. Di tutto questo abbiamo parlato con la plurimedagliata Stefania Belmondo.

Ciao Stefania. Il weekend di Lillehammer ha regalato ad Heidi Weng le sue prime vittorie dopo tanti piazzamenti.
«Sono stata molto contenta per lei, perché quando hai sfiorato tante volte la vittoria o il podio e finalmente arrivano, provi delle emozioni particolari. Sicuramente si è meritata questi risultati e sono convinta che anche lei lo sappia. È stata molto brava, come mi è piaciuta tanto Jessica Diggins, vincitrice della 5km di sabato».

La scuola americana sta crescendo.
«Gia quando disputai le mie ultime olimpiadi a Salt Lake City, gli Stati Uniti avevano delle atlete molto brave. Ora sono migliorati, stanno confermando di avere dei grandi mezzi e da quanto so hanno anche iniziato a fare alcuni allenamenti aggregati ad altre nazioni, una cosa che gli permette di avere anche dei punti di riferimento, perché quando fai tutto da solo è più complicato».

Al momento è proprio difficile capire chi possa essere la protagonista della Coppa del Mondo.
«È vero in queste prime gare abbiamo avuto tante vincitrici diverse, come Weng, Bjoergen, Diggins e Nilsson, tante altre atlete verranno fuori nelle prossime gare. Insomma per ora abbiamo una Coppa del Mondo con risultati altalenanti e probabilmente questo rende tutto più bello».

Anche le azzurre si sono tolte delle soddisfazioni: Scardoni e Vuerich a punti nella sprint, Debertolis nella gara a inseguimento.
«Vedi che bisognava soltanto avere pazienza? Piano piano stanno venendo fuori e di questo sono contenta. Sicuramente hanno avuto una grande preparazione e non tutti riescono a smaltire subito i carichi di lavoro. Nell’alternato Ilaria Debertolis è stata brava a ottenere punti in una gara non facile. Mentre sono convinta che nelle gare sprint le azzurre riusciranno ad andare ancora meglio di così, perché le ho viste molto determinate e motivate».

Negli uomini c’è stato l’improvviso ritorno della Svezia, che era in difficoltà lo scorso anno, mentre la Norvegia si è tolta una grande soddisfazione con Sundby.
«La doppietta di Halfvarsson ha confermato che quest’anno la Svezia c’è ed è tornata tra i grandi. Però voglio sottolineare in particolare la splendida vittoria di Sundby nella gara a inseguimento, perché il suo ritorno al successo, proprio a Lillehammer, è stato qualcosa di speciale. Non certo inaspettato però, visto che è un grande campione».

A proposito della gara a inseguimento: Halfvarsson sembrava destinato a un altro successo e d’improvviso è andato in difficoltà con i materiali, riuscendo comunque a chiudere quinto. Quanto è difficile per un atleta in questi casi?
«Moltissimo, perché in quel momento devi essere bravo a mantenere tanta determinazione e forza di volontà, non devi demoralizzarti, perché altrimenti diventa troppo difficile arrivare alla fine. Devi stare lì, avere il carattere per dire a te stesso di non mollare, perché purtroppo queste situazioni capitano sovente a tutti, dal momento che questo non è uno sport facile. A proposito, approfitto di questa occasione per spendere due parole per gli skimen, che dietro le quinte e lontano dai riflettori svolgono un grande lavoro. Queste persone sono le ultime ad andare a dormire la notte e le prime ad alzarsi la mattina, perché spesso le condizioni della neve cambiano all’ultimo momento. Sono lì nella loro casina a cercare sempre di trovare la sciolina giusta per far andare gli sci in un modo migliore rispetto alle altre nazioni. Diamo merito a queste persone per il grande lavoro che fanno, perché spesso avere degli ottimi sci fa la differenza».

A Lillehammer si è confermato anche il giovanissimo Klaebo, che si è dimostrato forte nelle gare sprint, ma competitivo anche nelle distance sia in classico sia in alternato.
«Per i norvegesi questa non è certo una novità, loro riescono sempre a tirare fuori il meglio, ogni anno c’è qualche giovane che si aggiunge alla già lunga lista di ottimi atleti che hanno. Questo ragazzo ha un futuro davanti a sé e sono convinta che verrà fuori, non solo nelle sprint, ma anche nelle gare a lunga distanza».

Passiamo agli italiani: è tornato nelle prime 20 posizioni anche De Fabiani.
«Sono contenta che abbia fatto un bel passo avanti, perché sono convinta che questo ragazzo possa fare veramente molto bene quest’anno e nelle stagioni a venire. Ha già dimostrato di avere grande talento e come lui ovviamente anche Pellegrino e compagni. Bisogna solo avere pazienza, perché miglioreranno gara dopo gara, una volta entrati in forma. Pensate anche ad altri campioni come Cologna che è a metà classifica, oppure Northug addirittura più indietro. Basta scorrere la classifica per trovare tanti campioni in difficoltà, che presto ritroveremo però in lotta per la vittoria. Nel nostro sport alcuni hanno bisogno di disputare delle gare per entrare in forma e prendere confidenza con la velocità della competizione. Sono convinta che ne vedremo delle belle». 

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