Francesco De Fabiani ha dato importanti segnali di ripresa nel weekend di Lillehammer. Il fondista azzurro ha chiuso in 17ª posizione la 15km tecnica classica a inseguimento, nella quale ha ottenuto il 14° tempo. Segno che evidentemente l’atleta valdostano sta trovando la forma migliore dopo un inizio complicato a Kuusamo. A Fondoitalia ha espresso la sua parziale soddisfazione per il weekend norvegese, perché ovviamente De Fabiani vuole ancora di più. Ecco le sue parole.
Sulle gare di Lillehammer. «È andata bene, sono contento di aver recuperato qualche posizione. Le sensazioni non erano ancora delle migliori, ma siamo sulla strada giusta, in ogni gara faccio un passo in avanti e speriamo di arrivare presto alla forma sperata, per poi mantenerla in vista del tour de ski, un buon gennaio, ma soprattutto un ottimo febbraio, visto che ci saranno anche i Mondiali. È arrivato anche qualche punticino, sono entrato anch’io in classifica generale (ride ndr), dove sono venticinquesimo. Voglio però migliorare, perché questa posizione non mi basta».
Sulle prossime gare. «Non sono soddisfatto per come sono partito, ma ci sono alcuni segnali di ripresa, è una buona notizia perché alla fine vuol dire che da qui in poi si può solo migliorare. Speriamo bene per il prossimo weekend a Davos con la 30 chilometri. Il weekend successivo dovremmo poi andare in Francia, ma ci sono ancora dubbi per le gare di La Clusaz, perché ancora non c’è neve. Magari saranno recuperate in un altro posto, che sinceramente spero non sia a Davos come accadde due anni fa, anche se portarono bene a Chicco che vinse (ride ndr). Però quella di Davos è una pista un po’ particolare, dove non si può fare la gara in classico, nemmeno la mass start perché la pista è troppo stretta. Insomma in caso di annullamento delle gare di La Clusaz, spero che queste vengano recuperate in un’altra località, con la pista più larga che permetta di fare anche la staffetta, anche perché abbiamo bisogno come nazionale di metterci alla prova in questa tipologia di gara».
Sullo stato di forma. «Non sono ancora al top della condizione, però sicuramente la gara a inseguimento di Lillehammer mi è servita come stimolo, perché da solo non sarei riuscito a tenere questo passo, quindi mi è stata utile per stimolare il fisico ad abituarsi a questi ritmi, che gli scandinavi hanno già acquisito perché fanno gare già da molti weekend. Noi siamo più indietro al momento, ma non è detto che questo non possa ripagarci in futuro. La stagione è appena iniziata, il bilancio per il momento non è positivo al cento per cento, però siamo in rotta di miglioramento. Se non altro questa è una buona notizia».