Al termine della gara sprint di questa mattina, Fondoitalia ha contattato Giuseppe Chenetti, allenatore responsabile della nazionale italiana, che non è a Lillehammer, dove al suo posto è presente Riva. Da casa ha però seguito le gare, restando in continuo contatto con i suoi collaboratori e gli atleti.
Buon pomeriggio Chenetti, è soddisfatto della gara di oggi o si aspettava qualcosa in più?
«Per quanto riguarda le qualificazioni ci accontentiamo, perché per noi le gare in classico sono sempre più complicate. Per questo motivo ci andavano abbastanza bene sia i tempi ottenuti sia il numero di atleti qualificati. Certo, mancava all’appello ancora De Fabiani, che però arriverà presto. Non è ancora al meglio, anche se non so come mai. Per quanto riguarda la gara non sono soddisfatto. Pellegrino ha corso tatticamente bene, ha fatto tutto giusto fino allo stadio, ma a quel punto ho visto delle cose incredibili, con atleti che stanno in condizioni di forma clamorose. Mi riferisco soprattutto ai nordici, che fanno paura. Gli svedesi per esempio, che lo scorso anno non c’erano, mentre ora sono tornati tutti insieme. Pure i norvegesi hanno scoperto questo Klaebo che ha talento e hanno sempre più elementi. In classica insomma ci sta un po’ tutto, ma vedremo se le cose cambieranno in skating, dove ci auguriamo di essergli davanti».
Abbiamo visto alcuni atleti, soprattutto le ragazze, un po’ in difficoltà di tenuta in particolare sull’ultima salita. Qual’era la situazione dei materiali?
«Ho sentito i tecnici, i quali mi hanno informato che in qualifica i materiali erano a posto. Successivamente è uscito il sole e sono cambiate parecchio le condizioni della neve nelle batterie. Abbiamo quindi fatto più fatica soprattutto con Scardoni e Vuerich, i cuoi sci non tenevano benissimo. Siamo riusciti a correggere le cose prima della partenza di Pellegrino ed è stata un’impresa, perché le batterie partono una dietro l’altra. Lui aveva degli buoni sci, a differenza di Rastelli, che ha avuto gli stessi problemi delle ragazze. Purtroppo in questo sport siamo sempre sul filo del rasoio, basta essere leggermente più lenti che si paga molto, come è accaduto ai francesi in Finlandia. Comunque gli sci in generale erano buoni, magari non al cento per cento, però il lavoro degli skimen è stato più che positivo».
Quali sono le sue aspettative per il resto del weekend?
«Mi aspetto prima o poi la ripresa di De Fabiani, perché stava benissimo fino a cinque giorni prima dell’esordio di Kuusamo. Non so spiegarmi cosa gli sia successo, ma so che si sta riprendendo e ha delle buone sensazioni. Magari già domani starà bene. Pellegrino sta a posto e anche Noeckler. In generale la squadra non sta male, possiamo migliorare e per questo motivo sono fiducioso».