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Sci di fondo

De Fabiani dopo Kuusamo: “Sono deluso, ma non demoralizzato e andrò carico a Lillehammer”

C’erano grandi aspettative su Francesco De Fabiani alla vigilia del weekend di Kuusamo, che ha aperto la Coppa del Mondo di fondo. Lo stesso allenatore responsabile Chenetti aveva affermato che il fondista valdostano era in ottima forma. Purtroppo però le due gare finlandesi non hanno visto il solito De Fabiani, che non si è qualificato per le finali della sprint nella giornata di sabato ed è uscito fuori dai 30 nella 15 chilometri a tecnica classica della domenica. Deluso ovviamente anche l’atleta stesso, che credeva di ottenere un risultato migliore rispetto a quello arrivato. Eppure dalle sue parole cogliamo la fiducia di ritornare subito nelle zone alte della classifica, dove un campione come lui merita di stare.
Ecco quanto dichiarato a Fondoitalia da Francesco De Fabiani.
Sulla gara. «È andata al di sotto delle aspettative, in primis le mie, non sono soddisfatto perché volevo portare a casa dei punti, che sembrava essere una cosa quasi certa alla vigilia, ma non esiste nulla di scontato in Coppa del Mondo. Nulla è andato storto, anzi diciamo che le cose sono andate secondo i piani, perché anche gli sci erano buoni. Vero, forse sabato le condizioni della neve erano difficili per me, ma domenica c’era una pista con neve bella e compatta, con il binario ben stampato, ma non sono riuscito ugualmente ad esprimermi».
Condizione fisica. «Nel momento in cui siamo arrivati qui, mi sentivo bene e avevo buone sensazioni, mentre negli ultimi due giorni ero quasi addormentato e “mono marcia”, non riuscivo a cambiare ritmo quando serviva. La gara di domenica è il giusto esempio, perché sono partito e arrivato con lo stesso ritmo, senza recuperare sul finale al contrario di quanto faccio solitamente. Sentivo le stesse sensazioni che spesso ho in estate, quando faccio i primi veloci dopo un po’ di tempo e mi sento come se avessi un limitatore. Ecco, domenica era proprio così, sentivo di poter andare più veloce, con la testa ero consapevole che non stavo nemmeno facendo abbastanza fatica e avrei potuto andare più forte, ma non riuscivo ad andare più veloce, a cambiare ritmo».
Da venerdì si torna in pista a Lillehammer. «Queste due gare sono andate e sono molto contento che ci saranno subito le tre gare di Lillehammer, perché avevo buone sensazioni fino a due giorni fa. Le gare finlandesi mi saranno servite per sbloccarmi e arrivare pronto e più brillante alle prossime tre. Sono fiducioso, sono convinto che le cose andranno meglio, perché probabilmente in Finlandia ero un po’ arrugginito, visto che erano le prime gare che facevamo».
Ancora sul weekend finlandese. «Non sono soddisfatto di questo weekend a Kuusamo, però non mi sento stanco, anzi forse un po’ troppo rilassato e riposato. Mi mancava il ritmo della gara, che ovviamente si acquisisce soltanto con la competizione. Lo scorso anno, però, ero partito subito bene e non avevamo fatto nulla di diverso da quest’anno nella preparazione. Purtroppo le prime gare sono una roulette, ognuno arriva all’esordio con un punto interrogativo. Ti puoi aspettare di tutto, da andare bene e arrivare quarto come lo scorso anno, all’andare male e uscire dai 30 nella 15km in classico, che sulla carta è il mio cavallo di battaglia. Anche se non amo la gara a cronometro, in una 15 classico mi aspetto di più».
Voglia di riscatto. «Sono un po’ deluso, ma non demoralizzato, anzi sono più carico ancora per fare bene già dal prossimo weekend, perché sono ingolfato ma non sto male e potrebbe bastare poco per farvi vedere l’altra faccia della medaglia. Mi sono allenato bene e sono pronto, mi manca solo qualche sgasata per iniziare a dare quello che ho dentro. Domenica non sono riuscito a esprimere quello che potevo dare, perché ero limitato da questa mono marcia che mi ha condizionato in questi due giorni. Vado a Lillehammer sperando di ripartire bene».
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