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Salto, parla la promessa Alex Insam: “Voglio diventare più costante”

È la grande promessa del salto azzurro e in estate ha confermato il suo valore conquistando due podi in Continental Cup. Non ancora diciannovenne, Alex Insam si affaccia a questa nuova stagione con l’obiettivo di crescere ancora e di diventare un elemento fisso della Coppa del Mondo. L’abbiamo intervistato, scoprendo un ragazzo apparentemente timido, ma in realtà tanto determinato, sicuramente non abituato ai riflettori, ma con la voglia di farlo presto.
Ciao Alex. Fisicamente come ti senti a poche settimane dal via della stagione?
«Penso di essere abbastanza in forma, perché abbiamo lavorato molto bene nel corso di tutta l’estate. Proverò a dare del mio meglio per ottenere ottimi risultati e migliorare sempre».
Nei campionati italiani hai vinto il titolo junior e sei arrivato secondo dietro a Bresadola sia sul trampolino corto sia su quello lungo nelle gare senior. Soddisfatto o speravi di fare anche meglio?
«Sono soddisfatto, anche se uno spera sempre di fare meglio e ovviamente mi sarebbe piaciuto vincere tutte le tre gare. Davide (Bresadola ndr) era più forte e ha vinto meritatamente»
Durante l’estate sei anche salito due volte sul podio in Continental Cup.
«Non posso lamentarmi, perché anche le competizioni internazionali sono andate bene. Certo, magari si poteva fare meglio in alcune gare, ma in generale sono molto contento».
La FISI ha deciso di investire sul salto, affidandovi un tecnico di grande valore come Kruczek. Sono stati positivi i primi mesi di lavoro con lui?
«Personalmente mi trovo molto bene con lui, perché oltre a lavorare tanto, lo facciamo anche nella direzione giusta. Oltre al lato tecnico, ha allenato molto anche quello mentale, è riuscito a darci maggiori motivazioni. Inoltre si è posto l’obiettivo di renderci una squadra ancora più unita, facendo migliorare il rapporto tra noi. Ci ha reso una grande famiglia»
Quali sono le tue aspettative in vista della nuova stagione?
«Prima di tutto mi sono posto l’obiettivo di partecipare alla Coppa del Mondo e anche per i Mondiali. Inoltre vorrei anche salire altre volte sul podio in Continental Cup».
Dove credi di dover migliorare?
«Sulla costanza, fatico a trovare continuità nei salti».
Il tuo compagno di squadra Colloredo, ci ha svelato che l’allenatore ha scelto di programmare un allenamento specifico per ognuno di voi. A te cosa ha detto di fare?
«Visto che ho iniziato a saltare subito bene, mi ha detto di continuare così, facendo soltanto dei piccoli cambiamenti, senza stravolgere il mio stile da un momento all’altro. Insomma devo migliorarmi un passo alla volta»
Torniamo indietro nel tempo: com’è nata la passione per il salto?
«Mi ha spinto mia sorella, che aveva già iniziato da 3-4 anni. Vedevo che lei si stava divertendo moltissimo, così ci ho provato anch’io, ho avuto subito belle sensazioni e ho continuato».
Qual è la cosa che più ti piace del salto?
«Il volo, perché sembra di cadere nel vuoto ma con qualcosa che ti sostiene e ti regala la sensazione di volare».
Hai iniziato con lo Sci Club Gardena, ma non essendoci trampolini grandi hai dovuto presto lasciare l’Italia.
«Si, durante le scuole medie ho dovuto fare una scelta e ho inseguito il mio sogno sportivo, trasferendomi in Austria per frequentare una scuola sportiva, che mi permettesse anche di allenarmi sui trampolini di Stams. Questa esperienza mi ha fatto molto bene, perché il salto in Austria è quasi lo sport nazionale, così sono molto bravi come tecnici e mi hanno aiutato molto».
A proposito, ti auguri in futuro che possano esserci dei seri investimenti sugli impianti in Italia?
«Sarebbe il top, ma gli impianti sono molto costosi e dato che siamo in pochi è un obiettivo difficile da realizzare».
Torniamo a te: qual è il tuo sogno nel cassetto?
«Vincere un oro alle Olimpiadi e per realizzarlo farò tutto quello che è necessario»

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